Che lezione, mamma Filomena
Posted on 21. mar, 2013 by L.P. in Caso Claps, Città di Potenza
Ieri ho visto e ascoltato mamma Filomena a Chi l’ha visto.
Poi ho letto i giornali.
Su questi ultimi prevale una immagine di mamma Filomena rancorosa, dura, che mostra l’immagine della figlia a Restivo e che lo sfida.
Sicuramente tutto un po’ vero. Solo che non mi è sembrata rancorosa. Né carica di odio, come pure si è letto.
Piuttosto.
Piuttosto è venuta fuori la madre. La madre che ha provato pietà per Restivo, per un Restivo abbandonato dai suoi genitori. Lei, ha detto, non l’avrebbe abbandonato.
Questa immagine è quella che ieri ha bucato le telecamere.
Provare un pizzico (come ha precisato) di pietà per l’assassino di sua figlia, e provare disagio per la solitudine di Restivo, è il messaggio cristiano che mamma Filomena ha voluto mandare a tutti.
Provare pietà non è facile né da tutti. Anzi. Nel caso specifico può sembrare impossibile. Eppure il messaggio d’amore di mamma Filomena è il vero schiaffo in faccia a chiunque ha taciuto, ha omesso, ha commesso cosa, nella vicenda Elisa e non solo.
Di fronte alla pietà di mamma Filomena la Chiesa, e non solo, non possono più aspettare oltre per fare quanto possibile perché emerga la verità.
Molti contano su Papa Francesco. Io no. Conto sulla pietà che tutti dovremmo cominciare a provare.
La lezione di mamma Filomena è una lezione massima.
Sta a noi tutti farla nostra nella vita di tutti i giorni.
La Procura fa la voce grossa…. col giornalista
Posted on 12. gen, 2011 by L.P. in Attualità, Caso Claps, Città di Potenza, Diritto e giustizia
Il segreto istruttorio.
Il segreto istruttorio viene mediamente violato più di qualche volte alla settimana, in Italia. Su tutti i giornali si leggono i particolari di tutte le indagini più o meno importanti, ma mai si sente dei giornalisti responsabili degli articoli relativi alle indagini interrogati e perquisiti.
Ma, per il caso dell’uccisione di Elisa Claps, invece, il giornalista è stato indagato, interrogato e perquisito.
Balorda Italia.
Chissà se è il giornalista a essere particolarmente “sfortunato”, o l’indagine su Elisa Claps ad essere molto sensibile.
A noi tocca assistere, e, nel nostro piccolo, possiamo farci un’idea di come vanno le cose in Italia e in Basilicata.
Io, nella mia professione, ho un paio di volte sporto denuncia, nell’interesse di altri, per il medesimo reato; ma le relative indagini vennero archiviate perché non si trovavano i responsabili, e senza che l’articolista venisse indagato, interrogato e perquisito.
Balorda Italia.
Che gli uffici giudiziari siano dei colabrodi, è un dato conclamato; ora tocca capire perché ad Amendolara tocca questo trattamento e ad altri mille no.
Un motivo ci sarà.
Sarebbe bello conoscerlo.
Io trovo che la violazione del segreto istruttorio sia un atto di assoluta inciviltà giuridica. Ma nel panorama italiano è altrettanto incivile perquisire un giornalista su mille senza che mai i responsabili delle fughe di notizie siano imputati del reato. Sono sempre ignoti. E questo è un altro dato. Non è un’opinione.
Balorda Italia.
Certo è che il caso Claps a distanza di tanti anni continua a fare notizia. Bel record per la giustizia italiana. Ma ogni tanto un bel colpo di reni, come quello ad Amendolara, ci convince che la strada per fare chiarezza è ancora davvero troppo lunga.
Cara Filomena
Posted on 22. mag, 2010 by L.P. in Attualità, Caso Claps, Città di Potenza
Ritengo doveroso pubblicare il commento alla nota come post. Il commento è firmato “FIORE”.
CARA FILOMENA
Chi ti scrive è la Chiesa della SS Trinità. Voglio dirti che anch’io, come la tua Elisa, sono stata profanata e uccisa. Anche a me, come alla tua Elisa, è stata tolta la vita. Tra le mie mura, erette per la preghiera e per la gloria di Dio, è stato commesso un orrendo delitto che spegnendo per sempre il sorriso della tua Elisa, ha fatto di me un luogo squallido e da evitare. E anche tu mi eviti, giustamente.
Sappi però che io ed Elisa siamo state insieme per 17 anni e ci siamo fatte buona compagnia Io l’ho custodita impedendo che venisse gettata via come un oggetto senza valore..
Sappi che io ed Elisa abbiamo pianto insieme sulla malvagità umana e sull’indegnità dei miei servitori che già a suo tempo, il mio Signore chiamava razza di vipere e sepolcri imbiancati.. Tali erano allora e tali sono ancora oggi (anche se non proprio tutti, ovviamente). Come si legge in Luca 17 è inevitabile che nel mondo avvengano gli scandali ma guai a colui per il quale lo scandalo avviene. Meglio sarebbe per lui non essere mai nato.
Queste parole sono tremende ma vengono ignorate. Non le sento mai ricordare , tra le mie mura, dai miei servitori. Perché la società è diventata così scandalosa e corrotta che ormai tutto pare diventato lecito. Ma se i miei servi infedeli si tacciono, parleranno le mie pietre.
Cara Filomena, vorrei ancora dirti che io ho sempre pianto con te ma so che un giorno le tue lacrime saranno asciugate dal mio Signore e so che dal mio volto verrà cancellata ogni ruga e ogni sozzura. Allora io e te ci troveremo e ci abbracceremo e piangeremo di gioia perché sta scritto che verità e giustizia si incontreranno, rettitudine e felicità si baceranno.
Ciao cara Filomena, vera donna coraggio.
CHIESA DELLA SSTRINITA’
(FIORE)Lettera a Filomena
Come?
Posted on 10. apr, 2010 by L.P. in Caso Claps, Città di Potenza
-Figliolo da quanto tempo non ti confessi?
-Da tanto, Padre.
-Da ieri? E cosa hai commesso in questa giornata di tanto grave da sentire il bisogno di aprirti di nuovo?
-Non da ieri, Padre, ma da tanto tempo. Ho commesso molti peccati, e anche gravi.
-Si sono seccati? E cosa?
-Peccati, Padre, peccati.
-Steccati?
-Non fa niente, Padre. Devo confessare che ho rubato.
-Cosa hai trovato?
-R U B A T O! Padre, perbacco ma ci senti o no?
-Giurato? Ma non devi giurare nella confessione, ti credo. Allora cosa mi hai combinato da ieri a oggi?
-Padre, non mi confesso da dieci anni. E ho rubato, r u b a t o dei soldi.
-Hai sudato, figliolo? Ma non è peccato.
-R U B A T O i soldi in canonica, Padre, e che cappero!
-C O M E? Rubato i soldi in canonica, mascalzone, restituisci subito tutto.
-Smentisci subito tutto?
-R E S T I T U I S C I!!!!!!
-Padre mi dispiace ma non sento bene. Sai che c’è? Non mi confesso più. Ciao.
-Avanti un altro.
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