Io in Parlamento vorrei portarci la mia callista, e tu?
Posted on 29. ott, 2008 by L.P. in Commenti, Politica nazionale

Un uomo di spicco della sinistra, all’esito delle elezioni politiche u.s. disse che si sarebbe voluto portare il popolo al governo, ma nel frattempo si cominciava portando la servitù. E’ la magia delle liste bloccate. Qualsiasi capriccio può essere soddisfatto: Di Pietro vuol portare in Senato il suo callista? Si può fare. Berlusconi il suo giardiniere? Prego, si accomodi, Fini una sua lontana cugina, ma si figuri, qualcun altro il suo amichetto, avanti c’è posto. Continuando cosi’ si può arrivare allo sfregio delle istituzioni, portandosi dietro, chi può, e cioè solo i capi dei partiti, un imbecille, l’autista o la propria massaggiatrice, ammesso che non sia già successo. D’altronde i prescelti non devono dar conto ai propri votanti, ma solo al loro benefattore. Sbarcare a Roma e non fare niente, con tutti quei soldi, quei privilegi, quel lusso ecc. ecc. (un parlamentare ha commentato cosi’ i suoi primi mesi a Roma “E’ una pacchia, ti pagano tutto”) senza avere una credibilità elettorale, nè avere da portare il conto a nessuno, è una manna che ti cade dal cielo, e assicura più fedeltà di quella del tuo cane. Ma la democrazia italiana ha davvero bisogno di tanti uomini-fido? A questo punto si potrebbe proporre che non si possono avere più di quattro cagnolini a testa, e sai che bel risparmio. La nostra democrazia è ormai completamente svuotata. Il principio del popolo sovrano è una autentica barzelletta, e le due camere due salotti, anche caciaroni, e figuriamoci se non allegri. Il legame del parlamentare con il territorio che lo sceglie quale rappresentante non esiste più, tanto è vero che i protetti di partito vengono proposti anche fuori del loro stretto ambito, facendo sfregio del criterio di rappresentanza. In Basilicata abbiamo parlamentari mai visti ad un congresso o semplicemente a fare i bagni a Metaponto. Ce li hanno preconfezionati. Tu dacci un voto che chi ti deve rappresentare te lo diciamo noi, che la sappiamo lunga. Una autentica e irrefrenabile deriva. Ora avremo anche gli europarlamentari preconfezionati e con tanto di fiocchetto, e chissà, fra poco anche nei comuni. Col che il discorso democrazia è bello e seppellito. Sia chiaro: le liste bloccate fanno comodo a tutti i partiti, e questo la dice lunga. Non ce ne è uno che si mobiliti per la raccolta di firme per tornare alle preferenze. Scherziamo? L’oligarchia dei partiti è all’apice. E, francamente, bisognerebbe averne piene le tasche. Pensateci, i migliori a rappresentarci li individuano pochissime persone, secondo logiche spartitorie; facessero almeno un concorso, seppur truccato! Non devi sudarti la stima di nessuno, neanche la simpatia, basta il placet del padrone. Mamma mia come siamo caduti in basso. Non sarebbe il caso di svegliarci un pò tutti, e inventarci un sano, bello, utile e non strumentalizzato, movimento per la liberazione dell’Italia dai partiti?
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