L’inaugurazione dell’anno giudiziario a Potenza
Posted on 31. gen, 2009 by L.P. in Diritto e giustizia

Un accorato intervento del Procuratore Generale ha caratterizzato l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario a Potenza. Bello da seguire, coinvolgente, ma forse poco istituzionale, e più il frutto delle sue vicende personali. Ha sferzato le Procure che intercettano, arrestano, e poi vedono naufragare più del 60% delle custodie davanti al riesame. Ha chiesto, a gran voce, la separazione delle carriere, perchè il Giudice sia terzo davvero e intrattenga con le procure lo stesso rapporto che intrattiene con le difese. Per il resto, interventi di qualità da parte dell’avv. Siniscalchi, per il CSM, e degli Ordini Forensi e delle Associazioni soprattutto, e degli altri intervenuti. Una amara riflessione, però va fatta. Nella sala, c’erano tanti, troppi indagati, e, per essere la festa annuale della giustizia, francamente la circostanza diventa qualcosa dal vago sapore di macabro. Qualcosa non funziona, insomma. Macabro se sono giustamente indagati, e macabro se lo sono ingiustamente, e qualcuno sbagliando coscientemente o colposamente, li sta indagando. Il sentore che si stiano consumando rese dei conti tutte interne ad un mondo avulso dalla quotidianità, e nel quale la moltitudine non entrerà mai, è forte. Forse, più che di una riforma, la giustizia, e tutto quello che ci rimane collegato più o meno strettamente, ivi inclusa la politica, necessita di un azzeramento. Sarebbe bello se si arrivasse alla convinzione che bisogna ripartire da zero, abbattendo ogni rendita da posizione, e ogni stella al valore fino ad oggi conquistata. Bene, alla prossima inaugurazione.
Auto blu, non te reggae più!
Posted on 13. gen, 2009 by L.P. in Amenità, Commenti

Il centro di Roma pullula di autoblu, o anche di colore grigio, con l’immancabile luce blu. Ma quante ce ne sono? Troppe. Non prendono pace. Con o senza personaggio di turno a bordo, pare abbiano il compito di girare comunque per le srade di Roma, forse per ricordare a tutti che Dio c’è. Ci ricordano il potere, il privilegio, lo sfarzo, lo spreco, tante di quelle volte ci dimenticassimo che esistono, gli uomini blu. Gli autisti sono tutti in divisa, abito grigio, scarpe nere, e la faccia di chi vive vicino a chi può. L’auto blu è diventata l’icona della cattiva politica, quella senza stile, senza garbo, quella sfacciata, presuntuosa, quella di chi crede solo in se stesso. Fra tante auto blu, ho intravisto la sede dell’Udeur, e del “Campanile”, suo organo di stampa. Credevo non esistessero più. Invece le bandiere sventolano ancora. Rino Gaetano la sapeva lunga, e cantava “Nun te reggae più”. Uno slogan da adottare. A Potenza pare che sia in aumento il numero delle auto blu. Segno del progresso lucano. E voi, cosa “nun reggaete più”?
Tribunale civile, una udienza a caso
Posted on 09. gen, 2009 by L.P. in Cronache marziane, Diritto e giustizia

“La causa, Signor Presidente, può essere decisa”
“Guardi Avvocato, che, invece, non può essere decisa. Abbiamo già incamerato troppe cause a sentenza, e, francamente, non possiamo andare oltre. La causa va rinviata.”
“Magari a breve, Signor Presidente. Sa, come vede, è una causa molto vecchia.”
“Sono tutte vecchie, avvocato. Seguiremo l’ordine. 19 marzo 2015.”
“Ma, Presidente, i miei clienti sono anziani, e anche io, insomma, chissà se ci sarò.”
“Avvocato, interpreti il rinvio come un augurio di lunga e felice vita.”
“Non mancherò, Presidente. Farò così. Grazie. Grazie.”
“Di niente, avvocato. Dovere.”
Indovinello: la conversazione riportata, potrebbe essersi svolta presso una Autorità giudiziaria italiana. E’ reale, o è il frutto della fantasia dell’autore?
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