Wednesday, 31st May 2023

Ai confini della realtà

Posted on 28. feb, 2013 by in Amenità, Racconti

Ai confini della realtà

Ai confini della realtà.

 

Il Papa si era dimesso. Le vere ragioni non si seppero mai, ma stavano per iniziare i lavori per la scelta del nuovo Cristo in terra.

Nel frattempo si erano celebrate le elezioni politiche e il paese non aveva un governo, né sembrava facile farne uno.

Contemporaneamente stava per scadere il mandato del Presidente della Repubblica, figura per tradizione amata dalla maggioranza degli italiani, senza che ce ne fosse uno specifico motivo.

Il Padreterno seguiva le vicende con moderata passione. Aveva un occhio particolare per l’Italia, oltre che per un paese di un pianeta di una lontana galassia, e notava come fosse un paese in eterna sofferenza, vittima delle ingiustizie più vigliacche. Per un attimo pensò a un giudizio universale localizzato allo stivale, poi capì che non era possibile trattare in maniera differente l’Italia dal resto del mondo. E allora optò per una scelta di bontà. Chiamò la squadra degli angeli della morte, quelli delle missioni impossibili, autentici guerrieri, pronti a tutto, eccellenti e spericolati, e li catechizzò a dovere. Poi accese i vari monitor e si apprestò a gustarsi la scena.

Per prima cosa gli angeli della morte blindarono le sale del conclave rendendole inaccessibili, poi falsificando le carte fecero dichiarare inagibili tutti gli immobili della città del Vaticano. Così lo stato Vaticano entrò in confusione e fra trasferimenti e provvedimenti di urgenza per il recupero degli immobili dovette congelare l’elezione del nuovo Papa.

Gli Angeli della morte, poi, rapirono il Presidente della Repubblica che non potè incaricare nessuno per la formazione del nuovo governo.

Infine in una notte fredda e stellata chiusero a chiave Camera, Senato, Viminale e ministeri inclusi in maniera che nessuno al mattino potesse metterci piede.

Gli Angeli della morte avevano bloccato così le istituzioni apicali del paese.

La popolazione, dapprima a disagio, presto cominciò a stare bene, anzi benissimo. Il commercio riprese fiorente e la situazione occupazionale migliorò in maniera clamorosa.

Le città divennero pulite e ordinate, e i cittadini per una volta responsabili del proprio destino direttamente e senza intermediazioni, presero a comportarsi in maniera ineccepibile.

Seguì un periodo di benessere lungo.

Poi, un giorno, il Padreterno volle mettere alla prova di nuovo l’Italia, e fece riaprire e risistemare tutto.

In quattro e quattr’otto il paese riebbe governo, Papa e Presidente della Repubblica, che cominciarono a dare disposizioni.

La situazione peggiorò di colpo: furti e rapine, atti di corruttela e di concussione, imbrogli e malaffare si rimpadronirono del paese.

Il Padreterno ci rimase male e diede ordine di far partire la pratica di indizione del giudizio universale.

Dopo niente fu come prima.

Profondo Rosso

Posted on 28. feb, 2013 by in Argomenti, Politica nazionale

Profondo Rosso

Credo che il sistema Italia stia implodendo.

Tutti ce l’hanno con Grillo, il quale, tomo, ha chiesto che si facciano quelle 4 o 5 riforme che tutti i partiti, bene o male, sostengono si debbano fare. E allora quale è il problema?

Se tutti vogliono farle perché non dare dimostrazione di responsabilità e serietà, una volta tanto?

Evidentemente quelle riforme sono in grado solo di sbandierarle, prigionieri, come sono, tutti i partiti, dei lacci che le minoranze interne frappongono, ovvero non hanno nessuna intenzione di farle.

E allora si inventeranno un governo di programma e salute pubblica che non farà un piffero, o creerà solo ulteriori sconci.

Per esempio sulla legge elettorale manderanno in onda il solito tira e molla dettato solo dalle proprie rispettive esigenze, senza guardare lontano, cioè a fare una legge giusta che consenta rappresentanza e governabilità.

Le scaramucce parlamentari sono note e fanno davvero provare sgomento; farcele rivedere significa non avere dignità, rispetto per noi, e intelligenza.

 

In TV si alternano politici di second’ordine, e anche critici politici di second’ordine. Ovvero critici che critici non sono affatto, del tipo di Alba Parietti.

Propinarcela è davvero un affronto. Dice “e tu cambia canale”. Fatto, perbacco, dopo il secondo pensiero (?) della nostra, cionondimento rimane lo sdegno per un’offerta di così bassa qualità.

Anche le esponenti dei partiti tradizionali sono davvero scadenti. Si litigano, alzano la voce, e a turno difendono l’indifendibile, e cioè Bersani e Berlusconi. Va di moda la donna in TV, e ce le mandano quasi tutte belle, in nome di chissà quale criterio. Ma almeno le mandassero preparate, con un proprio pensiero e una personalità. Invece assistiamo a dibattiti gridati di una qualità che pensare a “telecafone” significa mancare di rispetto a questa testata.

 

Ha detto Grillo che l’onestà diventerà di moda. Lo credo anch’io. Ma ce ne vorrà ancora di tempo. Le incrostazioni di cinquant’anni di mazzette e raccomandazioni sono coriacee, e al di sotto c’è carne viva. Solo affidandoci a un governo di trentenni, ma ben selezionati, si può nutrire qualche speranza. Io ne ho molti di più, di anni, ma tifo per i giovani.

 

D’Alema ancora parla, Bersani rischia di fare il primo ministro, Berlusconi impera, e in panchina v’è gente alla Amato. Il trend che si prospetta è sulla scorta della hit parade del passato prossimo dello squallore. Un moto di orgogliosa lucidità da parte di Napolitano potrebbe segnare una svolta, ma farà prima ad arrivare la fata turchina che Napolitano a rivoluzionare il nostro mondo. Ma è anche giusto che sia così. Napolitano rappresenta la vecchia politica, anche se talvolta proprio i vecchietti sono quelli che capiscono prima i nipoti.

 

Fra un anno si vota per il sindaco a Potenza. Non c’è speranza che il PD ci sorprenda con qualche nome rivoluzionario, né il PDL mi sembra in grado, ancora, di esprimere concetti politici dignitosi. Si apre un’autostrada per il M5S. Speriamo che saprà approfittarne.

 

Augh!

Fred intervista il neoeletto Vincenzo on. Folino. Altro grande scoop giornalistico.

Posted on 27. feb, 2013 by in Amenità, Le grandi interviste di Fred Mulligan

Fred intervista il neoeletto Vincenzo on. Folino. Altro grande scoop giornalistico.

FM: Onorevole Folino come sta? Non le dispiace lasciare la regione Basilicata?

F: Abbastantemente, caro Fred. E non ti nascondo che ho come la paura di aver lasciato qualcosa in sospeso, ma non ricordo cosa.

FM: qualche legge?

F: No.

FM: Che so, qualche trattativa politica?

F: Nooooo.

FM: E cosa allora?

F: bah!, mi verrà in mente.

FM: Comunque Roma l’aspetta a braccia aperte.

F: a chi?

FM: a lei.

F: ho capito, ma lei chi?

FM: a lei, a voi, cazzo, a te!, aspetta a te.

F: e perché ti arrabbi? E poi perché mi dai del tu?

FM: a parte che il tu me lo stai dando anche tu!

F: ehhhh, quante storie, Fred facciamola finita. Che ti serve?

FM: a me? Niente. Volevo farle, farti un’intervista.

F: e che aspetti, forza che non ho molto tempo, devo fare la valigia.

FM: dicevo. Onorevole quale sarà il suo primo atto a Roma?

F: bè, prima devo sistemarmi. Poi mi voglio organizzare con gli amici e i parenti che ho a Roma.

FM: Scusa onorevole, io dicevo in parlamento.

F: e parla chiaro, Fred. La politica è semplicità. E’ contorta semplicità. E’ un percorso, come dire, a ostacoli che chi va più veloce e intercetta i disagi della gente, inventandosi un’agibilità a tutto campo, poi si ritrova con un consenso ampio che non può che rallegrarti perché senti il calore della gente e il suo affetto.

FM: Certo, certo, ma …. Il tuo primo atto in parlamento?

F: il mio primo atto sarà di concertazione col gruppo, di analisi delle criticità generali, e comunque di ampio respiro. Così da fare stare zitti tutti quei primi della classe appena arrivati che ancora bevono il latte. E parlo politicamente, perché per il resto c’è il rispetto della persona che viene prima di tutto.

FM: ma questo governo ci sarà? E con chi stringerete alleanza?

F: Lo scenario cambia di giorno in giorno. Non puoi sapere stasera se domani c’è il sole o piove, in politica. L’importante è agire con la consapevolezza di fare bene, di fare cose giuste, di fare buona politica come siamo abituati a fare noi.

FM: va bè ci rinuncio. Onorevole, ma De Filippo ti mancherà?

F: Io a De Filippo ci voglio bene e lo stimo, come politico, come uomo e pure come filosofo. Che poi il filosofo t’assicuro che mica lo fa tanto. Comunque De Filippo è una risorsa, e poi prima o poi mi raggiunge qua a Roma.

FM: perfetto. Onorevole, allora, buon viaggio e buona permanenza.

F: Ciao Fred, e grazie.

 

N.B. L’intervista è inventata. E Folino mi sta simpatico assai.

Fred intervista Taddei, un grande scoop!

Posted on 27. feb, 2013 by in Amenità, Le grandi interviste di Fred Mulligan, Regione Basilicata

Fred intervista Taddei, un grande scoop!

F: Onorevole senatore, e allora? Cosa si prova a stare fuori del Parlamento?

T: Grazie Fred. Si sta bene. La politica è passione, ma è anche sacrificio, stress, dolore, e regala poche soddisfazioni. E quindi poter tornare a respirare con la testa un po’ più libera è una bella sensazione.

F: Felice, allora?

T: No, felice, no. Ma consapevole di aver seguito un percorso che dai banchi della DC mi ha portato in Parlamento, artefice, anche io, della seconda repubblica, perno costituente della terza repubblica, e oggi, punto di riferimento per giovani e comunque sempre pronto a rientrare in gioco. Sa fra qualche mese di vota di uovo, non lo dimentichi, Fred.

F: Acc….. Giusto onorevole senatore. Ma un pensierino alla presidenza della Regione?

T: Io sono a servizio del partito. Fedele soldato. Non avanzo pretese ma sono a disposizione, se il partito me lo chiederà non mi tirerò certo indietro.

F: Commovente. Ma …, ora …. Ehm…, cosa farà?

T: Innanzitutto ho un lavoro, che sono felice di riprendere

F: Quale?

T: Fred, purtroppo non lo ricordo, ma avrò pur un impiego da qualche parte. Non sarò nato DC per caso, perbacco. Si ricordi che la DC era un vero e proprio ufficio di collocamento, che funzionava benissimo. E quindi un lavoro l’avrò avuto di sicuro e tornerò a quello, con l’entusiasmo di un ventenne.

F: Fantastico. Onorevole senatore Lei è un esempio per tutti.

T: Grazie Fred, lo so. Ma non divento supponente per questo.

F: Mitico. Senta e la stanza nella sede del partito ora la lascia? Si dice in giro che la chiudesse addirittura a chiave.

T: Il partito ha bisogno anche della mia esperienza. Starò sempre nella mia stanza e vedrà che costruiremo un bel futuro per la nostra terra.

F: Onorevole senatore, ma Lei pare sia il politico più perdente nella sua terra. Pensa di invertire la rotta, ora che ha più tempo?

T: Perdente, lei dice? Balle. Noi siamo una forza di opposizione viva e vegeta una vera spina nel fianco della sinistra, che manderemo a casa molto presto. Con l’aiuto di Guido, grande condottiero, e con la mia esperienza, faremo polpette del PD. Ha visto abbiamo già sbaragliato l’IdV.

F: Perché è stato Lei?

T: Ha dubbi al riguardo?

F: No, perbacco se lo dice Lei…, ma cosa Le succede, onorevole senatore …. Ma …. Lei …. Piange….

T: Non me lo dovevano fare, mannaggia, mi hanno fatto fuori …. Dio come sto male …

F: ma su non è successo niente, e poi qui ha la Sua stanza …. Su ….

T: Ahimè …. Traditori ….. Vigliacchi …. Con tutto quello che ho fatto per loro …… una vita da formichina … sob …. Sigh …. Sempre a perdere ….. e ora mi sbattono fuori …. Il patto era chiaro ….. sigh  …. Da Roma non mi schiodava nessuno …. Sob ….. sigh …. Ahimè ……

F: Onorevole senatore, perbacco, però, mi meraviglio di Lei!

T: Ma risorgerò! Senta Fred, dica a tutti che risorgerò! Ha capito? E ora fuori! Che devo stare con me stesso.

NB: -Questa intervista è inventata.

-Ma davvero?

-Sì inventata di sana pianta.

-Non ci credo mai!

:-)

Primi bilanci elettorali. Da Basilicata 24

Posted on 26. feb, 2013 by in Argomenti, Politica nazionale

Primi bilanci elettorali. Da Basilicata 24

Primi bilanci

Le truppe

Posted on 23. feb, 2013 by in Argomenti, Regione Basilicata

Le truppe

Dalle nostre parti, ma forse anche altrove in Italia, e chissà all’estero, esistono due specie di uomini politici: i generali e le truppe.

I generali hanno l’unica capacità di raggranellare soldati semplici pronti a seguirli nelle mille battaglie della vita. Per il resto vivono esclusivamente per il loro bene personale, che siano soldi o fama, prestigio o potere. Per raggiungere questi onorabili obiettivi non temono di cambiar rotta, anche repentinamente, e tanto più abili sono quanto più in fretta e con sagacia sanno scegliere il carro sul quale salire. Un mix di spregiudicatezza e furbizia è il loro connotato principale. Non sono molto intelligenti, altrimenti avrebbero anche altre passioni, oltre loro stessi, ma sono indiscutibilmente efficaci nel mare non tanto magnum della politica italiana, e ancor di più lucana.

L’unica accortezza che usano quotidianamente è cercare una scusa delle loro mutevoli sembianze, e non è neanche necessario che la giustificazione sia tanto raffinata, chè ne basta una qualsiasi. La scusa serve per mascherare la loro sete di potere con un volto da persona attenta agli interessi della collettività.

Poi ci sono le truppe. Queste devono essere, assolutamente e senza incrinatura alcuna, entusiaste. Non devono fermarsi a pensare, chè c’è il generale che pensa per loro. Loro si bevono la scusa del cambio di casacca e lo spacciano per verbo al posto del generale che può, così, dimenticare il perché abbia cambiato direzione, avversari e ideologia e dedicarsi ad altro.

Le truppe hanno questo di davvero bello: oggi portano la maglia bianconera?, bene chi non salta rossonero è, i bianconeri sono perfetti, morte ai nemici. Domani si è nerazzurri?, bene, come è bello e nobile essere nerazzurri, io lo ero da sempre, solo non lo avevo capito, a morte i bianconeri.

La cosa più sorprendente è che non c’è soluzione di continuità, si addormentano rossi e si svegliano viola, e via, sempre con lo stesso entusiasmo.

La coerenza, per costoro, è avere entusiasmo, e seguire il generale, il quale con uno schioccar di dita se li porta a destra, a sinistra, più a destra, in fondo a destra, largo a sinistra, al di sopra, al di fuori, nonostante, sebbene.

Capita, quindi, che un giorno te le trovi amiche e un giorno nemiche, e non riesci neanche a capire perché, ma è meglio non approfondire, perché il motivo è scritto in una lingua che non conosci.

Ah, dimenticavo, anche le truppe non sono molto intelligenti, altrimenti avrebbero un’opinione personale.

Statistiche accreditate danno truppe e generali al 70% della popolazione. Il restante 30% ha un cervello, pensa, e non è neanche troppo egoista. Vive in cattività, prigioniera della propria libertà che gli impedisce di avere relazioni normali con il resto del mondo. Sono gli “strani”, i disadattati ….. gli intelligenti, che pagano per questa virtù un prezzo troppo salato per essere giusto.

Ma così vanno le cose.

Torneremo al governo dei saggi, vedrete, ma solo quando le truppe si saranno scannate a dovere fra di loro, e dopo aver sterminato gli intelligenti.

I piazzisti

Posted on 21. feb, 2013 by in Argomenti, Politica nazionale

I piazzisti

Tre sono gli avvenimenti dell’ultima campagna elettorale che mi hanno particolarmente colpito.

Il primo, in ordine di tempo, è la lettera che Berlusconi ha mandato a non so quanti italiani. Ebbene, al di là del metodo da venditore ambulante, non è difficile scorgere la bufala sottesa. Ma quand’anche non fosse una bufala, è comunque un tozzo di pane in confronto ai veri problemi degli italiani. Insomma, questi sarebbero ben disponibili a continuare a pagare l’Imu se solo i loro figli trovassero lavoro, se i servizi fossero decenti e se l’Italia divenisse un luogo civile dove va avanti chi merita, e, infine, dove la corruzione retrocedesse invece di espandersi come un’epidemia. Anche perché non è che senza Imu il carico fiscale diventi sopportabile, ahimè, no, lo rimarrebbe comunque, insopportabile.

Il secondo avvenimento è il pacco agli italiani di Oscar Giannino. Si è comportat0, quest’ultimo, come stesse ad un motel dell’autostrada e tentasse di rifilare al primo incontrato il pacco con la telecamera nuovissima dentro, facendoci trovare, invece, il mattone.

Eppure per anni ha discettato di economia e altro, pressocchè ovunque. Ospite ambito la cui opinione era tanto considerata da consentirgli di fondare in men che non si dica addirittura un partito. Le cose che dice rimangono cose serie, ma è il pulpito che viene a mancare clamorosamente. Come se Berlusconi ci parlasse del valore della confessione e della castità.

Un’ultima considerazione è che hanno ragione quelli che ritengono si debba togliere il valore legale ai titoli di studio. Hanno ragione. Certo per anni Giannino si è messo in tasca centinaia di persone che avevano davvero studiato. Che dire, se non che in Italia è possibile tutto?

Terzo avvenimento, Monti che rivela le preferenze politiche della Merkel in riferimento all’Italia, e la smentita arrivata immediatamente dal cancelliere tedesco.

O Monti ha sparato, anche lui, una balla astronomica, o si è dimostrato poco affidabile sul piano internazionale, se è capace di spiattellare le confidenze per raggranellare voti.

Tre episodi. Tre episodi diversi ma tutti riconducibili all’antico mestiere del piazzista.

Sono tre candidati premier, perbacco, di che rimanere di stucco.

Di questi tre autogol dovrebbero avvantaggiarsi in buona sostanza Bersani e Grillo, che, in effetti, sentitamente ringraziano.

E infine un’amara conclusione: se quasi tutti i candidati tentano di prenderci per il culo, che futuro abbiamo? Non sarà che anche gli altri tre candidati sono della stessa specie? Può essere, visto che in Italia se non sei piazzista in politica non ti ci vogliono.

Meno sei.

Posted on 18. feb, 2013 by in Argomenti, Politica nazionale

Meno sei.

Siamo già a lunedì, sera peraltro. Fra sette giorni sapremo chi ci governerà.

L’offerta è scadente, la domanda esigente.

Ho dato una scorsa alla legge anticorruzione di recente conio, e ho potuto notare come in Italia sia in uso normare anche l’ovvio.

C’è un eccesso di norme, mitigato da una generale inosservanza delle stesse. Insomma in Italia invece di far rispettare la legge, la si crea; fa niente se poi non la si rispetta. Questo è un problema secondario.

Come per la giustizia. Lenta, lentissima, direi irritante: i codici parlano chiaro, i termini sono precisi, e rispettandoli avremmo una giustizia dignitosa. Poi ci si inventa la tipologia del termine non perentorio, che significa che non è più un termine ma un elemento decorativo del processo, e via con i tempi lunghi.

E allora fra sette giorni sapremo chi farà le leggi, e vedremo se stavolta ci sarà qualcuno che le farà rispettare.

Io mi trovo nella situazione di chi, guardando l’Italia, legga un cartello con su scritto “perdete ogni speranza o voi che entrate”, ma temo di essere in buona compagnia.

Questa campagna ci ha regalato un bel numero di fole, ma anche qualche certezza: Grillo fa paura.

Dovesse sbancare, però, non vorrei essere nei suoi panni. Governare un esercito di neofiti sarebbe impresa improba, col rischio che qualche volpone potrebbe raggirarli per più di qualche mese. E poi, per dirla tutta, un candidato scelto all’ultima ora con una votazione sul web, senza quorum da rispettare, è stato un po’ un azzardo, che spero non costi molto.

Mi immagino il parlamento come una selva oscura, un intricato groviglio di furberie, mascalzonate, con rare oasi di trasparenza, efficienza e altruismo.

Ma, comunque vada, qualcosa accadrà.

Io spero che celebreremo il funerale della mala politica, ma non mi illudo punto: sempre in Italia siamo, l’appetito vien mangiando, e, dato che una volta in parlamento lo sfarfallio del privilegio ammalia quasi tutti, potremmo risvegliarci grillini delusi.

In cuor loro quasi tutti gli italiani che si vogliono bene sperano in una rivoluzione morale che spinga il malaffare in un angolo, lasciandogli solo quote fisiologiche di esistenza, come ovunque si respiri un minimo di civiltà. Noi, la nostra, ce la siamo giocata senza mettere niente da parte, traditi e con le tasche vuote, cornuti e mazziati, ma consapevoli. Vero è che la crescita dei politici è stata curata con un filtro iniziale che escludeva gente per bene e idealista, e ormai da anni, privilegiando i portaborse di ieri o avvantaggiando avventurieri di razza; ma è altrettanto vero che l’italiano ha tenuto guardia bassa e si è fatto suonare alla grande.

Ma come un grande pugile l’italiano vuole evitare il KO all’ultimo secondo, sferrando il gancio della vita. Gli riuscirà? O vinceranno i soliti politici dal volto noto, dal curriculum arcinoto, e dalle referenze scadenti?

Manca poco, molto poco, e lo sapremo.

Voci dell’ultimora danno anche in Basilicata il potere alle corde. Anche in questo caso non mi illudo. Ci sarà la chiamata alle armi, e chi ha avuto, e sono molti, obbedirà, sapendo di farsi del male. Ma il lucano è più masochista mediamente dell’italiano, e poi è fedele, polemico ma fedele. E quindi avremo un governatore pluridecorato, plurieletto, pluritutto. E ci toccherà pure brindare all’impresa.

Mondo boia.

Meno sette.

Posted on 17. feb, 2013 by in Argomenti, Politica nazionale

Meno sette.

Oscar Giannino è venuto a Potenza e sono andato a sentirlo.

Sobrio, piacevole e puntuale.

A differenza di Monti non gli hanno predisposto il parterre con le domande preconfezionate.

Nella sala tantissime facce nuove. Pochissimi i riciclati.

L’offerta politica è seria, e si discosta dalla solita offerta dei partiti più grandi.

I partiti grandi e tradizionali puntano a conservare uno status quo che preservi la classe politica e i suoi privilegi, non innovano, e soprattutto non hanno avanzato idee per moralizzare la politica e pulirla dalla corruzione e dal clientelismo, che, anzi, intendono continuare ad alimentare.

Grillo e Giannino hanno obiettivamente qualcosa in comune.

Giannino sembra avere idee più chiare su quello che c’è da fare; Grillo sa invece coinvolgere la gente, sa solleticarne la dignità, riesce a tirar fuori l’amor proprio.

Per il resto costituiscono il nuovo.

Il PD poteva fare un balzo nel futuro con Renzi, quantomeno facendo saltare le gerarchie che lo ammorbano, ma hanno prevalso il potere consolidato, le tessere, le filiere, il peggio, cioè. Contenti loro.

E così facendo hanno riesumato politicamente Berlusconi, il quale non perde occasione per istrionicamente prendere per i fondelli un nutrito gruppo di inossidabili italiani.

C’è il vecchio, del quale fa parte Monti, zavorrato da partiti vecchi e dal sistema che rappresenta a pieno titolo, e c’è il nuovo.

Del nuovo si dice che sia solo antipolitica, ma è un refrain che non ammalia nessuno.

In un futuro molto prossimo avremo questi due eserciti che si affronteranno in parlamento, avendo poco in comune. Forse è questo il bipolarismo che ci tocca, quello fra il vecchio e il nuovo.

L’italiano, si sa, tende al vecchio, ma l’italiano disperato può fare pazzie.

Giannino, ma di più, molto di più, se sol si pensa alle percentuali che ufficiosamente gli vengono attribuite, Grillo, ha una grossa responsabilità: quella di non tradire la sete di nuovo, di fresco, di pulito. Quando i numeri crescono non c’è modo di tener fuori le mele marce, ma il M5S ha l’obbligo di tenere gli occhi ben aperti. Un corrotto nel PDL o nel PD è patologia cronica che non fa morire, nel M5S sarebbe un cancro letale e fulminante.

L’ansia del risultato cresce in maniera inversamente proporzionale alla qualità della campagna elettorale.

Lo slancio montiano di un confronto pubblico è positivo, e mi auguro che avvenga, anche se sarà miseramente inutile.

Comunque manca poco, a cosa non so, ma manca poco, ed è già tanto.

Addà passà sta semmàna.

Fred intervista De Filippo, una intervista verità di rara intensità.

Posted on 17. feb, 2013 by in Amenità, Regione Basilicata

Fred intervista De Filippo, una intervista verità di rara intensità.

F: Governatore, maestro di filosofia applicata alla politica ovvero di politica permeata di filosofia, nella consapevolezza di farLe domande che chissà quanti altri giornalisti Le hanno rivolto, cionondimeno sento il bisogno di intervistarLa sui problemi della politica lucana e sui fatti amministrativi che di recente hanno sollevato non poco malumore.

D: La prego Fred, Lei sa che non mi tiro indietro, Lei conosce bene la mia trasparenza intellettuale, la mia duttilità dialettica, il mio desiderio di offrire la chiarezza che il popolo lucano chiede, La prego, mi chieda tutto quello che ritiene.

F: Bene, partiamo dai rimborsi spese dei consiglieri regionali. Pare che la Regione abbia rimborsato anche le allegre compagnie, e comunque tante cose che, forse, non andrebbero mai rimborsate. Lei cosa ha da dire ai lucani?

D: Fred, Lei è un ragazzo intelligente e sa bene, perché non devo insegnarglielo io, che il politico ha una vita stressante; il politico fa politica anche quando va al bagno, o quando guarda una partita di calcio; perché la politica ce l’ha nel sangue. Allora quando sembra che si distrae, il politico continua a seminare, a innaffiare, a curare, a preoccuparsi dei problemi della gente. E quindi i rimborsi sono, a monte, sacrosanti, qualunque cosa servano ad acquistare. E le faccio un esempio: se un politico acquista un ghiacciolo è un gesto politico, perché si avvicina al mondo dei bambini, perché alimenta il commercio, perché ne valuta il messaggio antropologico, perché mostra la sua umanità, perché avvicina le istituzioni alla gente comune. Non so se mi sono spiegato.

F: Perbacco, Governatore, è una visione brillante che illumina un palcoscenico finora sembrato nell’ombra.

D: Bravo Fred, lo vede che comincia a capirmi?

F: E questa trasversalità di comportamenti?

D: Fred, questa è la democrazia.

F: Illuminante. Ma andiamo avanti. Ci sono vincitori di concorso che non vengono assunti. E’ gente che ha fatto sacrifici e merita. Ci spiega il motivo?

D: Guardi, quei ragazzi sono la prova che i concorsi della Regione sono puliti. Sono la prova che non vi erano raccomandati. E il fatto che non vengono assunti conferma il dato. Mi spiego? Se ci fossero stati raccomandati, ebbene, sarebbero già stati assunti. Quindi noi rappresentiamo la frontiera etica della politica. O no?

F: Tutto molto bello. Un ultima domanda. La Regione ha assunto tutti i dipendenti Agrobios senza concorso. Non è una cosa contro la legge, se non proprio contro la Costituzione?

D: Lei vuole dirmi che un’opera di bene non è contemplata dalla Costituzione. Suvvia, Fred. Quella gente avrebbe perso il lavoro, e noi glielo conserviamo.

F: E quelli che vincono i concorsi?

D: Sono problematiche diverse che risolveremo al meglio. Lei sa che non ci spaventano le difficoltà. Lei sa quanto abbiamo a cuore il bene della nostra terra. Fateci lavorare e non ve ne pentirete.

F: Governatore, ma perché altri giornalisti non Le hanno rivolto le stesse domande?

D: Altri giornalisti? Ma se li ho assunti tutti! A proposito, Fred, la vuole una bella stanza in regione, con uno stipendio sicuro? Mi serve proprio un giornalista d’assalto che racconti quanto è difficile fare il governatore.

F: Ma non ne ha già uno?

D: Lo vedo un po’ stanco, e poi Lei è fresco, giovane, pimpante. Può dare tanto alla Sua regione. L’aspetto domani, su, non si faccia pregare. La Basilicata ha bisogno di Lei. Anzi. Di Te, Fred, e ora abbracciamoci.

 

l’intervista é frutto di fantasia. Quanto, poi, la fantasia si avvicini alla realtà nessuno può saperlo.

Petizione popolare lucana on line

Posted on 16. feb, 2013 by in Argomenti, Città di Potenza, Regione Basilicata

Petizione popolare lucana on line

Petizione popolare on line

 

Noi sottoscritti, cittadini lucani, abitanti di questa regione, vittime della crisi economica, ricchi di risorse, abbandonati da tutti, isolati dal resto dell’Italia, depredati quotidianamente, una volta dagli affaristi del post terremoto, poi dagli imprenditori dell’oro nero, destinatari solo degli effetti negativi delle estrazioni,

tenuto conto che la pazienza ha un limite e che tutto possiamo subire tranne di vederci traditi da quei politici che dovrebbero rappresentare le nostre istanze, i nostri diritti, e pensare soltanto a tutelarci,

saputo da attendibili fonti giornalistiche che il fenomeno del rimborso spese selvaggio è esploso, e chissà da quando, anche in viale Verrastro,

considerato che il popolo lucano non può permettersi il lusso di mantenere i suoi consiglieri politici che spendono in maniera non solo dissennata, ma finanche in maniera eticamente discutibile, per non dire vergognosa,

dal momento che il fenomeno pare abbia riguardato la maggioranza dei consiglieri,

sulla considerazione che il popolo lucano oltre a non poterselo permettere, non vuole gettare il proprio danaro, frutto di sacrifici quotidiani, per la soddisfazione dei bisogni materiali dei politici di turno,

tanto premesso e ritenuto

rivolge formale istanza

ai consiglieri regionali, assessori regionali, Presidente della GIunta di fare un passo indietro e abbandonare lo scranno sul quale hanno seduto in maniera così poco onorevole,

in difetto, i sottoscritti, valuteranno ogni possibile soluzione utile alla risoluzione del problema della emergenza etica in Basilicata.

Sono bene accette scuse formali, giustificazioni dei comportamenti denunciati e cosiddette pezze di appoggio, per il semplice motivo che, oltre alla Procura della Repubblica, sarebbe il caso di rendere il conto prima di tutto ai lucani.

In fede.

Chiunque volesse aderire alla iniziativa è gradito. Ma so che saremo pochi. E’ ancora in uso il boccaglio per respirare l’aria pura. Quando la cacca avrà raggiunto il boccaglio saremo in più. Per ovvi motivi.

Appello ai lucani.

Posted on 16. feb, 2013 by in Attualità, Città di Potenza, Regione Basilicata

Amici, corregionali, lucani,
è notizia di queste ore che i consiglieri regionali di Basilicata abbiano usufruito di rimborsi spese di qualsiasi natura.
Si parla anche di signorine compiacenti, e, per una popolazione già ferita in materia da Berlusconi, forse è troppo.
Non v’è distinzione di colore politico, si sente dire, e i consiglieri esenti dalla sindrome del rimborso selvaggio pare siano una minoranza.
Nel Lazio qualcosa di simile ha portato alle dimissioni della Polverini e al ritorno alle urne.
Pretendere qualcosa si simile in Basilicata non è particolarmente esagerato, temo, invece, che sia doveroso.
In fondo abbiamo grosse responsailità noi lucani: lì, ce li abbiamo mandati noi, e non per spandere e spendere i nostri soldi in piacevoli attività. Quindi, considerato che i nostri consiglieri non si sognano nemmeno di farsi da parte, mostrando una faccia tosta che ha dell’incredibile, tocca a noi cacciarli. Come?
Si potrebbe cominciare con una petizione sul web, per scegliere successivamente una formula più appropriata, non dovesse bastare una condanna on line.
Se, poi, non fossimo in grado di mantenere intatta la nostra dignità chiedendo quello che non possiamo evitare di pretendere, allora ci toccherà di avere il buonsenso di pagare ai nostri consiglieri anche la donna delle pulizie, il regalo di San Valentino per moglie e amante, le paste alla domenica, e ringraziare per l’occasione offertaci.
Forza lucani, anche se dovesse costarvi parecchio all’inizio, poi sarete fieri di voi, coraggio, basta cominciare, e ricordatevi della bella figura e della promessa fatta dal nostro governatore a Striscia la notizia, quando vi dovesse accadere di non sentirvi all’altezza di bocciare la politica nostrana in maniera clamorosa e significativa.

Tex e l’ancella. Le avventure dell’imperatore.

Posted on 14. feb, 2013 by in Amenità

Tex e l’ancella. Le avventure dell’imperatore.

L’ancella dell’imperatore era in uno stato di letterale confusione, non era ancora arrivato, infatti, l’ultimo numero di Tex, e l’imperatore sarebbe arrivato da un momento all’altro in ufficio proprio per godersi il suo Tex.

Quando vide che erano ormai le quindici e trenta gli prese un attacco di panico e comiciò a strapparsi i capelli. L’ancella dell’imperatore, che era un maschio, quando sentì aprire la porta e avvertì il suadente, conosciuto e sempre intrigante ticchettio dei mocassini dell’imperatore sul pavimento, cercò di trovare contegno e affrontare di petto la situazione.

L’imperatore si stese sulla poltrona, socchiuse gli occhi e tese la mano per sentirci sopra la fredda copertina del fumetto. L’ancella invece tentò una manovra disperata. “Imperatore c’è subbuglio nel sudest, il mare dopo aver mangiato la spiaggia ci sta provando con la litoranea, urge fare un sopralluogo. Preparo la macchina?”

“Ho sentito qualcosa, ma niente che possa distogliermi dal mio Tex. Dai porgimelo.”

L’ancella cominciò a piangere.

L’imperatore si imbufalì e gli ordinò di smetterla di frignare, e porco diamine, che gli desse il suo Tex.

E allora capì.

“AAAAAHHHHHHHRRRGGGGHHHHH!!!!!! Non è arrivato il Tex!”, e svenne.

L’ancella si stese al suo fianco e gli posò un fazzoletto imbevuto di acqua Gaudianello d.o.c.

Temette un suo licenziamento.

Ma non fu così, perché l’imperatore appena sveglio, venne contattato per girare uno spot su “Arte, filosofia, politica e biliardo”, una nuovissima trasmissione che gli avrebbe garantito un tantino di notorietà in più, che proprio non guastava al suo amor proprio, sempre in cerca di conferme. L’ancella sospirò e finalmente sorrise.

Che noia, che barba. Le avventure dell’imperatore.

Posted on 13. feb, 2013 by in Amenità

Steso su una comoda amaca l’imperatore mangiava salsiccia di Cancellara e beveva aglianico.

Dopo un pò irritato dai soliti sapori ordinò una bottiglia di Amarone, e formaggio friulano invecchiato. La sua ancella, che però era un maschio, lo rassicurò “Imperatore mangia tranquillo, se arriva qualcuno ti avviso e faccio sparire queste prelibatezze”.

L’imperatore ruttò e cominciò a valutare come fare per assumere a corte 50 fedelissimi e cacciare 10 persone serie e preparate ma poco inclini all’ammirazione della sua persona. Alla fine si stufò e chiese la Gazzetta del Sud alla sua ancella. Questa tornò subito con il giornale in bocca annunciando che non c’erano notizie interessanti “Nessuno ti ha nominato, imperatore”.

“AAAAAHHHHHH!” Urlò il grande in preda al panico, “Taglia tutti i fondi per un mese”, ordinò.

Accese la TV e si addormentò davanti al festival di Sanremo.

In attesa di una risposta del Governatore

Posted on 12. feb, 2013 by in Regione Basilicata

In attesa di una risposta del Governatore

Ecco la lettera di una vincitrice di concorso all’Arpab che non è stata ancora assunta. Gradirebbe una risposta dal Presidente De Filippo, e io credo che le tocchi. Otterrà una risposta?
Coraggio Presidente, la dica una cosa, la spari l’ennesima scusa.
All’Arpab la Regione ha assunto i dipendenti Agrobios contro ogni logica e contro ogni norma, ma i vincitori di concorso quelli no, proprio non le riesce. E allora perchè non si pensi che quei vincitori non avrebbero dovuto vincere, ci spieghi la verità.
“Caro Presidente,
lei già mi conosce anche se dubito possa ricordarsi di me.
Sono Stefania Bisaccia, ho 29 anni, laureata a 23 anni in Giurisprudenza con lode, sono avvocato amministrativista e Dottore di ricerca in Diritto dell’Ambiente, assistente della cattedra di Diritto Amministrativo presso l’Università di Cassino.
Ho partecipato al concorso per 4 collaboratori amministrativi bandito dall’ARPA della Basilicata nell’agosto 2009 e l’ho vinto classificandomi prima in graduatoria.
A distanza di due anni dalla conclusione del concorso non solo non sono stata ancora assunta, ma non ho alcuna certezza in ordine ad una futura assunzione.
La partecipazione a questo concorso è stata una scelta motivata dal forte attaccamento alla mia Regione e non certo un ripiego.
Per preparare il concorso all’ARPAB ho studiato con accanimento due anni rinunciando a concorsi nazionali più prestigiosi perché coincidenti.
Questo per rimanere in Basilicata.
Sembrerà strano ma, pur essendomi collocata prima in graduatoria, non ho “Santi in paradiso”…
Con la presente mi rivolgo nuovamente a lei chiedendo di essere consequenziale e di procedere alla mia assunzione, tenuto conto che non vi sono ostacoli di alcun tipo, se non evidentemente politici.
Ciò per consentire la piena affermazione della trasparenza e della meritocrazia, altrimenti dovrò pensare che il mio primo posto sia stato solo un caso e che, non essendo io la predestinata, non mi verrà riconosciuto questo mio diritto.
E’ QUESTA LA “BASILICATA GIUSTA” DEL PARTITO DEMOCRATICO LUCANO?
IN TEMPI DI CAMPAGNA ELETTORALE SERVONO FATTI E NON SOLO SLOGAN SE SI VUOLE DAVVERO UN EFFETTIVO CAMBIAMENTO.
PERCHE’ NON COMINCIARE DAL DARE UN FUTURO AD UNA GIOVANE COME ME CHE SE L’E’ SUDATO FATICOSAMENTE SUI LIBRI?
NON SONO ANCHE IO UN CERVELLO LUCANO DA NON FARE EMIGRARE FUORI DELLA BASILICATA?
Resto in attesa di un riscontro alla presente, fermo restando che continuerò questa mia battaglia di legalità e di giustizia con tutti i mezzi che riterrò opportuni.
Avv. Stefania Bisaccia

<ul><li><strong>woo_feat_page</strong> - </li><li><strong>woo_inc_feat_page</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_pages</strong> - </li><li><strong>woo_inc_feat_pages</strong> - false</li><li><strong>woo_uploads</strong> - a:3:{i:0;s:75:"http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/5-safe_image.png";i:1;s:72:"http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/4-Luciano.jpg";i:2;s:69:"http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/3-logo.png";}</li><li><strong>woo_show_featured</strong> - true</li><li><strong>woo_textlogo</strong> - false</li><li><strong>woo_gravatar</strong> - true</li><li><strong>woo_contactme</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_bio</strong> - </li><li><strong>woo_twitter</strong> - </li><li><strong>woo_highlights_tag</strong> - potenza</li><li><strong>woo_highlights_tag_amount</strong> - 6</li><li><strong>woo_featured_tag</strong> - </li><li><strong>woo_featured_tag_amount</strong> - 4</li><li><strong>woo_highlights_show</strong> - true</li><li><strong>woo_also_slider_enable</strong> - true</li><li><strong>woo_slider_heading</strong> - Sul Blog si parla ancora di...</li><li><strong>woo_recent_archives</strong> - #</li><li><strong>woo_excerpt_enable</strong> - false</li><li><strong>woo_contact_page_id</strong> - </li><li><strong>woo_featured_image_dimentions_height</strong> - 371</li><li><strong>woo_featured_sidebar_image_dimentions_height</strong> - 78</li><li><strong>woo_hightlights_image_dimentions_height</strong> - 75</li><li><strong>woo_video_browser_init</strong> - 5</li><li><strong>woo_slider_pages</strong> - </li><li><strong>woo_inc_slider_pages</strong> - false</li><li><strong>woo_automate_slider</strong> - false</li><li><strong>woo_intro_page</strong> - </li><li><strong>woo_inc_intro_page</strong> - false</li><li><strong>woo_home_sidebar</strong> - Select a sidebar:</li><li><strong>woo_page_sidebar</strong> - Select a sidebar:</li><li><strong>woo_blog_sidebar</strong> - Select a sidebar:</li><li><strong>woo_also_slider_image_dimentions_height</strong> - 144</li><li><strong>woo_single_post_image_width</strong> - 280</li><li><strong>woo_single_post_image_height</strong> - 380</li><li><strong>woo_archive_page_image_width</strong> - 200</li><li><strong>woo_archive_page_image_height</strong> - 220</li><li><strong>woo_themename</strong> - The Journal</li><li><strong>woo_shortname</strong> - woo</li><li><strong>woo_manual</strong> - http://www.woothemes.com/support/theme-documentation/the-journal/</li><li><strong>woo_alt_stylesheet</strong> - brown_boxed.css</li><li><strong>woo_logo</strong> - http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/5-safe_image.png</li><li><strong>woo_custom_favicon</strong> - </li><li><strong>woo_google_analytics</strong> - <script type=\"text/javascript\">

  var _gaq = _gaq || [];
  _gaq.push([\'_setAccount\', \'UA-703470-4\']);
  _gaq.push([\'_trackPageview\']);

  (function() {
    var ga = document.createElement(\'script\'); ga.type = \'text/javascript\'; ga.async = true;
    ga.src = (\'https:\' == document.location.protocol ? \'https://ssl\' : \'http://www\') + \'.google-analytics.com/ga.js\';
    var s = document.getElementsByTagName(\'script\')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
  })();

</script></li><li><strong>woo_feedburner_url</strong> - </li><li><strong>woo_custom_css</strong> - </li><li><strong>woo_home_top</strong> - About</li><li><strong>woo_home_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_page_ex</strong> - </li><li><strong>woo_popular</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_content</strong> - false</li><li><strong>woo_content_archives</strong> - false</li><li><strong>woo_resize</strong> - true</li><li><strong>woo_auto_img</strong> - true</li><li><strong>woo_home_width</strong> - 197</li><li><strong>woo_home_height</strong> - 100</li><li><strong>woo_thumb_width</strong> - 75</li><li><strong>woo_thumb_height</strong> - 75</li><li><strong>woo_cat_nav_1</strong> - false</li><li><strong>woo_ads_rotate</strong> - true</li><li><strong>woo_ad_image_1</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-1.gif</li><li><strong>woo_ad_url_1</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_2</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-2.gif</li><li><strong>woo_ad_url_2</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_3</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-3.gif</li><li><strong>woo_ad_url_3</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_4</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_url_4</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_5</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_url_5</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_6</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_url_6</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_archive_content</strong> - false</li><li><strong>woo_search_content</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_menu</strong> - false</li><li><strong>woo_portfolio_cat</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_port_in_nav</strong> - false</li><li><strong>woo_port_prev_title</strong> - Thumbnails</li><li><strong>woo_port_prev_ins</strong> - Click on images below to load a larger preview.</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_a</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_a</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-1.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_a</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_b</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_b</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-2.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_b</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_c</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_c</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-3.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_c</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_d</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_d</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_d</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_minifeat_height</strong> - 110</li><li><strong>woo_nav_exclude</strong> - </li><li><strong>woo_scroller_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_about_header</strong> - </li><li><strong>woo_about_text</strong> - </li><li><strong>woo_about_button</strong> - </li><li><strong>woo_button_link</strong> - </li><li><strong>woo_about_photo</strong> - </li><li><strong>woo_cat_box_1</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_box_1_image</strong> - </li><li><strong>woo_blog_navigation</strong> - false</li><li><strong>woo_blog_subnavigation</strong> - false</li><li><strong>woo_blog_permalink</strong> - </li><li><strong>woo_blog_cat</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_featured_posts</strong> - 2</li><li><strong>woo_ad_header</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_header_code</strong> - </li><li><strong>woo_ad_header_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/468x60a.jpg</li><li><strong>woo_ad_header_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_top</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_top_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_top_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/468x60a.jpg</li><li><strong>woo_ad_top_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_content</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_content_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_content_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/728x90a.jpg</li><li><strong>woo_ad_content_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_300_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_300_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/300x250a.jpg</li><li><strong>woo_ad_300_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_blog_cat_id</strong> - </li><li><strong>woo_the_content</strong> - true</li><li><strong>woo_ad_mpu_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_3col_height</strong> - 150</li><li><strong>woo_ad_footer_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_cat_color_1</strong> - </li><li><strong>woo_pf_cat</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_home_normal</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_portfolio_image_width</strong> - </li><li><strong>woo_portfolio_image_height</strong> - </li><li><strong>woo_posts_image_width</strong> - </li><li><strong>woo_posts_image_height</strong> - </li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_1</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-1.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_1</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_2</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-2.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_2</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_3</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-3.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_3</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_4</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_4</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_enable_all_category</strong> - false</li><li><strong>woo_bgr</strong> - darkblue.css</li><li><strong>woo_right_sidebar</strong> - true</li><li><strong>woo_archives</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_layout</strong> - blog.php</li><li><strong>woo_other_entries</strong> - 6</li><li><strong>woo_other_headlines</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_nav_footer</strong> - true</li><li><strong>woo_box_colors</strong> - </li><li><strong>woo_about</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_more1_ID</strong> - </li><li><strong>woo_more1_link</strong> - Click here for more info</li><li><strong>woo_more1_url</strong> - </li><li><strong>woo_more2_ID</strong> - </li><li><strong>woo_more2_link</strong> - Click here for more info</li><li><strong>woo_more2_url</strong> - </li><li><strong>woo_highlight_url</strong> - </li><li><strong>woo_cat_ex</strong> - </li><li><strong>woo_highlight_text</strong> - </li><li><strong>woo_feedburner_id</strong> - Feedburner ID</li><li><strong>woo_home_link</strong> - true</li><li><strong>woo_home_link_text</strong> - Home</li><li><strong>woo_home_link_desc</strong> - </li><li><strong>woo_header_layout</strong> - about.php</li><li><strong>woo_about_bio</strong> - </li><li><strong>woo_about_gravatar</strong> - </li><li><strong>woo_about_readmore</strong> - </li><li><strong>woo_ad_header_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_pages_main</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_pages_footer</strong> - </li><li><strong>woo_featured_layout</strong> - large_no_ad.php</li><li><strong>woo_ad_block_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_block_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-300x250-1.gif</li><li><strong>woo_ad_block_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_related</strong> - true</li><li><strong>woo_image_width</strong> - 430</li><li><strong>woo_image_height</strong> - 170</li><li><strong>woo_feat_alt_width</strong> - 130</li><li><strong>woo_feat_alt_height</strong> - 85</li><li><strong>woo_image_single</strong> - false</li><li><strong>woo_single_width</strong> - 180</li><li><strong>woo_single_height</strong> - 120</li><li><strong>woo_ad_content_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_homepage_image_link</strong> - false</li><li><strong>woo_footer_left</strong> - </li><li><strong>woo_inc_footer_left</strong> - false</li><li><strong>woo_footer_right</strong> - </li><li><strong>woo_inc_footer_right</strong> - false</li><li><strong>woo_minifeat_width</strong> - 218</li><li><strong>woo_pages_ex</strong> - </li><li><strong>woo_breadcrumbs</strong> - false</li><li><strong>woo_features_page</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_featured_tabs</strong> - </li><li><strong>woo_featured_category</strong> - Città di Potenza</li><li><strong>woo_featured_entries</strong> - 10</li><li><strong>woo_4col_height</strong> - 100</li><li><strong>woo_flickr_id</strong> - </li><li><strong>woo_flickr_entries</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_asides_category</strong> - Sport</li><li><strong>woo_asides_entries</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_ad_page</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_home_arc</strong> - false</li><li><strong>woo_tabs</strong> - false</li><li><strong>woo_popular_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_comment_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_video_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_content_feat</strong> - true</li><li><strong>woo_home_thumb_width</strong> - 247</li><li><strong>woo_home_thumb_height</strong> - 92</li><li><strong>woo_ad_top_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_250_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_250_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-250x250.gif</li><li><strong>woo_ad_250_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_flickr_url</strong> - Flickr URL</li><li><strong>woo_2col_height</strong> - 200</li><li><strong>woo_1col_height</strong> - 200</li><li><strong>woo_block_image</strong> - http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/themes/livewire/images/300x250.gif</li><li><strong>woo_block_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_port_images</strong> - false</li><li><strong>woo_all_category_title</strong> - Categories</li><li><strong>woo_home_layout</strong> - 3_columns.php</li><li><strong>woo_archive_layout</strong> - 3_columns.php</li><li><strong>woo_show_carousel</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_entries</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_home</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_mpu_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_mpu_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_mpu_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/300x250a.jpg</li><li><strong>woo_author</strong> - true</li><li><strong>woo_home_one_col</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_image_width</strong> - 540</li><li><strong>woo_feat_image_height</strong> - 195</li><li><strong>woo_thumb_image_width</strong> - 75</li><li><strong>woo_thumb_image_height</strong> - 75</li><li><strong>woo_single_image_width</strong> - 100</li><li><strong>woo_single_image_height</strong> - 100</li><li><strong>woo_post_size</strong> - false</li><li><strong>woo_single_thumb</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_footer</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_footer_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_footer_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-468x60-2.gif</li><li><strong>woo_twitter_enable</strong> - true</li><li><strong>woo_twitter_username</strong> - woothemes</li><li><strong>woo_about_enable</strong> - false</li><li><strong>woo_enable_blog_category</strong> - false</li><li><strong>woo_mid_exclude</strong> - </li><li><strong>woo_email</strong> - </li><li><strong>woo_vidpage</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_video_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_cat_thumb_width</strong> - </li><li><strong>woo_cat_thumb_height</strong> - </li><li><strong>woo_home_title</strong> - Latest from my blog...</li><li><strong>woo_portfolio_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_portfolio_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_portfolio_resizer</strong> - false</li><li><strong>woo_twitter_user</strong> - </li><li><strong>woo_flickr</strong> - </li><li><strong>woo_delicious</strong> - </li><li><strong>woo_digg</strong> - </li><li><strong>woo_facebook</strong> - </li><li><strong>woo_linkedin</strong> - </li><li><strong>woo_lastfm</strong> - </li><li><strong>woo_youtube</strong> - </li><li><strong>woo_stumble</strong> - </li><li><strong>woo_content_home</strong> - false</li><li><strong>woo_content_archive</strong> - false</li><li><strong>woo_ads_inner_content</strong> - true</li><li><strong>woo_blog_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_home_secondary</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_cat_mid_1</strong> - false</li><li><strong>woo_menupages</strong> - </li><li><strong>woo_intro</strong> - </li><li><strong>woo_featpages</strong> - </li><li><strong>woo_ex_featpages</strong> - true</li><li><strong>woo_featheight</strong> - </li><li><strong>woo_addblog</strong> - false</li><li><strong>woo_blogcat</strong> - </li><li><strong>woo_catmenu</strong> - false</li><li><strong>woo_about_button_1</strong> - </li><li><strong>woo_content_left</strong> - false</li><li><strong>woo_content_mid</strong> - false</li><li><strong>woo_image_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_not_mpu</strong> - false</li><li><strong>woothemes_settings</strong> - a:0:{}</li><li><strong>woo_button_link_1</strong> - </li><li><strong>woo_about_button_2</strong> - </li><li><strong>woo_button_link_2</strong> - </li><li><strong>woo_carousel_header</strong> - </li><li><strong>woo_scroller_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_thumbnail_1</strong> - </li><li><strong>woo_featured_1</strong> - </li><li><strong>woo_featured_1_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_thumbnail_2</strong> - </li><li><strong>woo_featured_2</strong> - </li><li><strong>woo_featured_2_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_thumbnail_3</strong> - </li><li><strong>woo_featured_3</strong> - </li><li><strong>woo_featured_3_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_thumbnail_4</strong> - </li><li><strong>woo_featured_4</strong> - </li><li><strong>woo_featured_4_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_show_mostcommented</strong> - false</li><li><strong>woo_logo_left</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_nav</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_list</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_ex_cat_footer</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_list_footer</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_cat_box_footer_1</strong> - false</li><li><strong>woo_image_archives</strong> - false</li><li><strong>woo_archive_width</strong> - 140</li><li><strong>woo_archive_height</strong> - 90</li><li><strong>woo_ad_300</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_300_bot</strong> - false</li><li><strong>woo_exclude_pages</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_cats</strong> - </li><li><strong>woo_steps</strong> - Select Format:</li><li><strong>woo_contact</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_blog</strong> - false</li><li><strong>woo_tabber</strong> - false</li><li><strong>woo_show_mpu</strong> - false</li><li><strong>woo_show_ad</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_below_image</strong> - /images/ad468.jpg</li><li><strong>woo_ad_below_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f_code</strong> - </li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-728x90-2.gif</li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_alt_colours</strong> - default.css</li><li><strong>woo_aboutlink</strong> - </li><li><strong>woo_side_image</strong> - /styles/clean-light/images/ad-120x240.jpg</li><li><strong>woo_side_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ads</strong> - false</li><li><strong>woo_disclaimer</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_pages_subnav</strong> - </li><li><strong>woo_subnav</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_width</strong> - 280</li><li><strong>woo_feat_height</strong> - 210</li><li><strong>woo_smallthumb_width</strong> - 56</li><li><strong>woo_smallthumb_height</strong> - 42</li><li><strong>woo_homepage</strong> - layout-default.php</li><li><strong>woo_slider</strong> - false</li><li><strong>woo_tabber_pages</strong> - </li><li><strong>woo_inc_tabber_pages</strong> - false</li><li><strong>woo_intro_page_left</strong> - </li><li><strong>woo_inc_intro_page_left</strong> - false</li><li><strong>woo_intro_page_right</strong> - </li><li><strong>woo_inc_intro_page_right</strong> - false</li><li><strong>woo_mag_featured</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_mag_secondary</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_blog_navigation_footer</strong> - false</li><li><strong>woo_embed</strong> - false</li><li><strong>woo_home_featured</strong> - true</li><li><strong>woo_home_content</strong> - false</li><li><strong>woo_get_image_width</strong> - 190</li><li><strong>woo_get_image_height</strong> - 142</li><li><strong>woo_ad_200_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_200_image</strong> - </li><li><strong>woo_ad_200_url</strong> - </li></ul>