È arrivato un bastimento carico carico di …….
Posted on 27. dic, 2020 by L.P. in Argomenti

Nel giorno dell’arrivo del vaccino, scortato come un ordigno nucleare, in pompa magna che mannaggia agli assembramenti che se no si poteva festeggiare tutti, ognuno nella piazza della sua città, con tombola, balli e bevutona, si pongono problemi di primaria importanza. Il più impellente è l’ordine di somministrazione dei pochi vaccini toccati all’Italia. Il problema non è di facile soluzione toccando, all’italia, in sorte benevola e di lunga tradizione, anche categorie sconosciute ad altre realtà. Penso a quella dei raccomandati, e, trattandosi di un virus che si trasmette anche con un sorriso, penso a tutta la filiera che ne segue, di moglie, figli, nipoti, compari dei raccomandati. A costoro spetta la priorità, anche su anziani, malati, professioni a rischio, figuriamoci sui comuni mortali. Certo una dose proporzionata alle virtù messe in evidenza nei mesi scorsi, con più di qualche macabro record battuto, avrebbe facilitato il compito, ma a noi ne toccano pochi, immagino ancor di meno al sud, dove, però, oltre al pane e alla pasta potrebbero provare a farlo in famiglia. Io non credo di essere raccomandato e, sebbene, forse, meritevole di una precedenza, non lo farò prima che altri lo abbiano ben testato per me, ciò nondimeno auspico che chi vince i concorsi e trova un lavoro a prescindere dai meriti, che pure questo deve essere un merito, possa essere vaccinato prima degli altri. Insomma vado sul facile e non posso sbagliare. A me, se ci arriverò, toccherà però un vaccino con le controindicazioni più dettagliate, e così do dimostrazione di saper vedere il bicchiere mezzo pieno. Quindi, raccomandati italiani, accendete la sirena e superate pure dalla destra: vi abbiamo consentito tutto, vogliamo giocarci la reputazione di sudditi per un vaccino? Ci mancherebbe. Noi per ora ci gustiamo lo spettacolo per televisione.
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