Andare a cagare
Posted on 26. feb, 2021 by L.P. in Argomenti
Eh no! Sti cazzi no!!!!
Posted on 25. feb, 2021 by L.P. in Argomenti
Considerata la spartizione matematica dei posti di sottosegretario, la assolutamente non necessaria conclamata competenza, la logica solita del “ci metto i miei”, sembra proprio che la “cura Draghi”, non abbia sortito effetto alcuno.
Ammesso che esista una “cura Draghi”.
Non è rinvenibile, infatti, a oggi, un metodo diverso da quelli soliti e i nominati devono rimangiarsi in fretta, o cancellare dai social, o giurare che “non sono stato io”, mille e uno post nei quali discettavano in malo modo di quelli che oggi sono i loro amati compagni di banco.
Griderei all’inverosimile, non ci trovassimo nel paese dove una mazzetta vale più di un pensiero politico, buono o cattivo che sia.
Quindi, è ufficiale, la svolta Draghi non c’è stata.
Vedremo domani.
Cioè, mi spiego meglio, tutto è come con Conte, primo o secondo, il cui sacrificio è servito solo ad aumentare la platea dei responsabili del fallimento di domani; del tipo mal comune mezzo gaudio, oppure, non vorrai che domani se la prendessero solo con me.
Ma che la razza umana sia ormai a disagio e si trovi in una posizione allarmante di stallo, lo certifica un anno e passa di covid 19, regista imperturbabile e indisturbato, autentico mattatore, supereroe invincibile, sadico il giusto, crudele quanto basta, minaccioso, subdolo, abile alchimista delle insufficienze umane. Il compito glielo facilita la classe dirigente mondiale, tutta o quasi, che lo combatte scappando e rinchiudendosi a casa, con risultati, a oggi, davvero risibili.
Non ci sarà la genialata di un cambio di passo, come amano dire i politici in tv, o i giornalisti sulla carta stampata o i blogger, o quelli che con l’italiano giocano a risparmio, che potrebbe comportare una ripresa della vita vissuta, abbandonando quella guardata, che, quantomeno, ci potrebbe portare a un vincente braccio di ferro col contagio, ovvero alla sconfitta definitiva del genere umano, evitandoci però l’agonia, che, dolcemente, ci distrugge nella salute, nella mente e nelle tasche.
Quindi, dicevo, razza umana allo sbando, bersaglio di un contagio dalle mille risorse e dalla incerta natura (vendetta divina o ribellione della natura?). La prova sta nel fatto che gli animali non ne sono colpiti. E questa potrebbe essere una facile morale, che io sposo sfacciatamente e sfido tutti alla prova del nove.
Proviamo a fare un fioretto generale: evitiamo la corruzione per un mese e vediamo se i contagi diminuiscono.
-AH!, no! Sti cazzi non ci devono stare. Adesso arriva un bastimento carico carico di vaccini e fanculo al contagio.
Beh, se lo dite voi….
Spopolamento e chiusura delle scuole in Basilicata
Posted on 24. feb, 2021 by L.P. in Argomenti
E’ notizia di questi giorni, anche se la circostanza doveva essere già nota da tempo a chi di dovere, che la scuola Torraca rischia di non poter iniziare l’anno scolastico prossimo con una prima classe. Che, tradotto, significa futura scomparsa definitiva della scuola.
E’ l’istituto scolastico storico del centro di Potenza.
Sebbene il “caso” sia stato reso noto soltanto da poco è evidente che il “male” affonda le radici in un passato non tanto recente e si ricollega allo spopolamento della Basilicata, di Potenza e del suo centro storico.
Chi volesse andare alla ricerca delle politiche portate avanti dalle varie amministrazioni negli ultimi decenni contro lo spopolamento si accorgerebbe che il nulla ha fatto man bassa.
Ma è inutile cercare colpe nel passato, piuttosto sarebbe il caso di rimboccarsi finalmente le maniche e affrontare il problema.
Il fatto che non si facciano più figli è una tragedia, perché significa rifiuto della vita, ovvero una visione egoistica della stessa, ma , purtroppo, il problema si interseca con quello di una crescente povertà, con la difficoltà di trovare lavoro, con la endemica deficienza di strutture e politiche di sostegno al lavoro e alla famiglia.
Se poi ci aggiungiamo che dei pochi figli che nascono molti sono costretti a trovar fortuna altrove, il quadro è tragicamente completo.
La politica, di fronte a questa vera e propria montagna di problemi, non può rimanere inerte, come incapace di affrontarli, facendo finta che esistano altre urgenze, perché questa è l’urgenza delle urgenze.
E deve finalmente chiedersi quale vocazione debba avere la Basilicata. Finora zeppa di apparenti contraddizioni, che vanno dal turismo alla cultura, dall’agricoltura di eccellenza alle estrazioni petrolifere, dalla grande industria alla gastronomia, deve capire dove indirizzarsi ponendo lo sguardo non al domani o al dopodomani, ma ai prossimi decenni.
Deve chiedersi se sia possibile coniugare tutte queste naturali predisposizioni e se sì in quale maniera, ovvero cosa eliminare e non coltivare più.
Ogni sforzo della politica deve poi essere indirizzato a quell’obiettivo, una volta determinato, perché solo in questo modo anche il problema della natalità troverebbe sbocco, perché questo è l’ultimo anello della catena.
I lucani non hanno più fiducia, sono spaventati, il futuro è incerto, ancor di più quello dei loro figli e noi ancora si combatte per poter arrivare a Roma in minor tempo di un sardo o un siciliano o un friulano.
Tante potenzialità frustrate da un inconcepibile immobilismo, che finisce per essere figlio di una totale inconsapevolezza dei veri problemi.
Ma c’è un filo conduttore che parte da Matera e finisce all’università, che si incrocia con un altro filo conduttore che dalla Val d’Agri conduce a Melfi, come c’è un collegamento fra Maratea, il Pollino e la costa ionica, passando dai laghi di Monticchio e le montagne di Castelmezzano, come c’è un filo fra Senise e Sarconi e tanti altri ancora. Tutti questi fili di collegamento sono il segno di un’abbondanza naturale e umana che solo un cieco può continuare a non far emergere in senso positivo.
La Basilicata può. Ora deve, anche.
Buona Destra
Luciano Petrullo
La politica? Un mondo a parte.
Posted on 19. feb, 2021 by L.P. in Argomenti

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