Il 41 bis e la pecorella smarrita.
Posted on 02. feb, 2023 by L.P. in Argomenti

Il problema del carcere duro, quello del 41 bis famigerato, non è un problema di poco conto e non riguarda solo Cospito, ma riguarda tutti i condannati a tale tipo di pena.
Se il carcere ha funzioni rieducative e di reinserimento nella società, e questo è un principio di diritto, è facile concludere che il 41 bis va contro questo principio. Dovremmo chiederci, insomma, se è ammissibile negare ogni chance di redenzione a determinati criminali. Negarla comporta una specie di tortura col carcere duro a vita, senza alcuna speranza anche di un premio per condotta irreprensibile. Oltre che contro il principio suindicato la qualcosa sarebbe contro ogni principio cristiano.
Del resto il carcere duro è misura temporanea e prima o poi andrebbe revocata.
Ma tutto questo anche per un altro motivo: il carcere duro non serve a combattere la mafia, la dimostrazione è sotto gli occhi di tutti. Si parla addirittura di un’evoluzione dei metodi mafiosi, tale da produrre attività imprenditoriali finanche apparentemente totalmente legittime, tale è il chirurgico o leninista inserimento sociale della mafia. Pensare di limitare la criminalità organizzata col 41 bis è pia illusione o un mezzo per far vedere alla gente che lo Stato fa qualcosa, sebbene, davvero riesca a fare tanto poco quanto niente.
La verità è che questo Stato, questa giustizia, non sono in grado di arginare il fenomeno malavitoso. Dovremmo ritenerci appagati del fatto che lo Stato di diritto ancora riesca a convivere con lo Stato della malavita, ma la verità è che non esiste affare lucroso che non sia a rischio contaminazione mafiosa.
Far finta di essere severi, con il carcere duro, è una manifesta confessione di incapacità di vincere la mafia.
Perchè, alla fine, siamo tutti un pò mafiosi. Quella tendenza alla scorciatoia, alla raccomandazione, alla corruzione, altro non sono che segnali di illiceità capillarmente diffusa, difficile da combattere se non riusciamo a metter su un Parlamento e un Governo, totalmente cristallini, tipo un parlamento di marziani, insensibili totalmente a qualunque richiesta che non sia prevista dal diritto. Quindi mi permetto di pensare che sia tutta una colossale presa in giro, dalla severità del carcere duro, alla responsabilità di chi ci governa, e questo dal 1946 in poi. Se in quasi 80 anni non si è stati capaci di estirpare il fenomeno mafioso vuol dire che non lo si vuole semplicemente fare.
Quindi, almeno, finiamola di fare i torturatori ed eliminiamo il carcere duro, chè non serve a niente se non a violare diritti umani da riconoscere a chiunque, anche ai mafiosi.
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