Da Gramsci, passando da Berlinguer, a Benigni e Enogu.
Posted on 11. feb, 2023 by L.P. in Argomenti

I pensatori della sinistra hanno subito una evoluzione (!) sistemica: da filosofi a pallavolisti, da storici a guitti. Di certo non è un fenomeno solo italiano, basti pensare a Zelensky per farsene una ragione.
Dalle nostre parti anche Grillo ci ha seriamente provato, riuscendoci pure. Insomma la tendenza è quella.
Coerentemente cambiano anche i palcoscenici: dalle fabbriche ai teatri, e non quelli dove si recita, ma quelli dove si canta.
Anche le ragioni della sinistra si sono, di stagione in stagione, immiserite. Dalla lotta per i deboli alle ciance dei benestanti, se non proprio ricchi.
E i nuovi pensatori pensano appunto bene di darmi del razzista. Dalla rete principale della TV, chissà, forse anche in mondovisione, una nera, sportiva-pensatrice, cresciuta e ben pasciuta in Italia, mi ha dato del razzista. Il solo fatto che le abbiano consentito di offendermi in diretta è di per sè razzista, per la verità, ma, perbacco, vi sembra razzista uno stato che concede la libertà a un nero di insultare milioni e milioni di bianchi?
La sinistra italiana, poi, si inventa insuccessi del governo in Europa e ne gode, quasi non fossero italiani anche loro. Mondo boia. Poi vai a scoprire le carte (basta una lettura congiunta e parallela di un quotidiano di sinistra e uno un pò più libero di testa), e scopri che non è neanche vero che l’Italia sia stata isolata. Cioè è stata isolata, svenduta e offesa, ma solo a Sanremo, nuovo ritrovo di quel che rimane dell’intelligenza di sinistra.
Brutta fine?
Ma no è l’evoluzione, quella che accantona le intelligenze e promuove i divi, ai quali è concesso di sparare cazzate; l’evoluzione che santifica la normalità (arriverei a dire banalità) del Mattarella esternatore ( di certo non quello politico, chè rimane uomo politico schierato, altro che garante), che glorifica le fissazioni di pochi e che prova a lavare i cervelli con una scadente propaganda dalle dimensioni gigantesche.
A sinistra, serve invece profondità, acume, trasparenza e quanto manca una sinistra seria.
A proposito sempre nel concetto di evoluzione della sinistra c’è la confidenza con le euro mazzette, il carcere preventivo e l’uso distorto del potere.
I divi a ridisegnare il pensiero e i politici a ingrassare le casse. Un binomio vincente? Non lo so, di certo un binomio caratterizzato dalla putrefazione. Sì, la putrefazione di ogni principio morale.
Da un neo razzista, battezzato tale da tal Enogu, una che ne capisce.
Commenti recenti