Wednesday, 31st May 2023

L’ultima grillata.

Posted on 03. feb, 2018 by in Politica nazionale

L’ultima grillata.

Perché secondo voi uno si inventa un movimento politico che in pochissimi anni arriva a essere il primo partito, che scombussola il quadro del sistema, rivoluziona il linguaggio politico, partendo addirittura da un vaffa e poi, quando si tratta di raccogliere il frutto del seminato dice “grazie, ma ho altro da pensare”?

Ma c’è davvero qualcuno che crede in questa versione?

Guarda caso, poi, la sua fuga, discreta e fatta in un momento di grande clamore mediatico in clima di elezioni, sì da passare quasi inosservata, coincide con lo stravolgimento dello Statuto del Movimento e con una infornata di ex o quasi ex di altri partiti, presunti fenomeni da consenso, secondo una traccia da sempre reietta al fondatore del Movimento.

No, grazie, io non ci credo.

La verità può risiedere in sole due ipotesi, scartando quelle di fantapolitica che troveranno pubblicazione sulla stampa clandestina, e cioè:

1)   Grillo non condivide più nulla del Movimento, non riesce a governarlo perchè  gli è sfuggito di mano, intravede un futuro da partito qualsiasi, alimentato da brame personali e presuntuosa autoreferenzialità e getta la spugna, sapendo che quello che doveva fare l’ha fatto e che di più non poteva, anzi, forse sì, e quindi via a un altro superiore progetto, secondo una visione del mondo e della politica sempre un po’ più avanti degli altri;

2)   Grillo si è semplicemente stancato di andare dietro ai corrotti, temendo di coltivarne qualcuno pure lui –di infiltrati non ce n’è mai abbastanza- si è reso conto che il sistema non lo può abbattere con una squadra che sta cambiando i connotati e getta la spugna per tornare a godere delle cose belle, perché la politica, che potrebbe esserlo, non lo è affatto.

Altre ipotesi non ne vedo e queste due mi angosciano.

Ma, a preoccuparmi, o quantomeno a sorprendermi, è che nessuno dà all’allontanamento di Grillo dal Movimento la giusta considerazione.

Superficialità o dolosa e scientifica omissione?

Non lo so, già è tanto che ho individuato le due ipotesi di cui sopra.

Certo è che Grillo ha segnato la nostra politica, regalandoci una speranza, comunque lo si valuti, e da qualunque parte politica lo si guardie, che è uscito di scena con classe e discrezione, oserei dire tatto, o magari soltanto rispetto per la creatura che aveva messo al mondo e che vede sempre più lontana.

 

Eccellenze, editoriale del Roma Cronache Lucane

Posted on 26. giu, 2017 by in Attualità, Commenti, Politica nazionale

Eccellenze, editoriale del Roma Cronache Lucane

Ogni disavventura del M5S, meglio se giudiziaria, viene accolta dall’universo mondo politico con malcelata soddisfazione. È la logica conseguenza di una stagione trascorsa a giudicare gli altri dall’alto, forte, inizialmente, di una cristallina trasparenza, poi pian pianino trasformatasi in un andazzo comune agli altri. Certo, il numero di amministratori coinvolti in inchieste, in altre parti della politica è proporzionalmente più imponente, ma uno che ha gridato “onestà onestà” è normale faccia più specie. E rabbia, perché davvero sembrava fosse di un’altra pasta.

Poi possiamo perdere delle ore a discettare su reato e reato, mazzetta e falso, abuso e turbativa, ma purtroppo fanno tutti parte della famiglia del codice penale e non è assolutamente detto che un falso valga meno di una corruzione, per un amministratore.

E poi i discorsi sulla doppia morale, quella per se e quella per gli altri, i codici di autoregolamentazione, applicati, non applicati o applicati alla bisogna, francamente hanno stancato, soprattutto se tradotti nei talk show del “chi sono io e chi sei tu”  o negli editoriali del tal o talaltro giornale.

Purtroppo bisogna dare ragione a Davigo, l’Italiano eccelle nel violare la legge, per il resto è un popolo qualsiasi, con le debite eccezioni e con le conseguenti regole confermate.

Però come non sorridere dei giornali che sparlano della Raggi e nascondono la notizia della turbativa d’asta di Sala oppure del M5S che per il falso elettorale in Sicilia ha mostrato il cartellino rosso e per il falso della Raggi discetta sulle virgole.

Il M5S sembrava l’ancora di salvataggio, quantomeno da un punto di vista etico, aveva illuso molti, ma non c’e niente da fare, sarà disonestà congenita, sarà dabbenaggine, sarà opera dell’instancabile fantasma formaggino, certo è che in Italia un amministratore integro e completamente trasparente è raro come la neve a Roma, e meno male che ultimamente qualche spruzzatina bianca nella capitale pure si vede.

Ai sostenitori dell’innocente fino a sentenza definitiva” mi sento di dire che hanno ragione da vendere, ma è un concetto da penalisti, ovvero un problema di certificato penale, non è una questione politica. Piuttosto costoro brigassero per processi veloci e non per l’arresto del corso della prescrizione che consentirebbe a fior di furfanti di amministrare in attesa di una sentenza e non mi sembra il caso.

In definitiva in Italia è sempre in atto il festival dell’ipocrisia e della sceneggiata; questa non è vero che a Napoli trovi il teatro umano migliore, perché c’è Firenze, c’è Roma e c’è Milano, per citare qualche altra città, che non sono da meno, anzi. Ma è dalle Alpi in giù che queste doti attecchiscono meglio, sarà il sole o l’alimentazione, chissà. Un modello sociale, fra l’altro, da sempre ammirato e anche copiato, se è vero, come dicono, che viene commercializzato con buoni risultati all’estero. I successi dello schema mafioso fuori del belpaese, infatti, sono rinomati e indiscutibili.

Facciamocene una ragione e coltiviamo solo quello ce sappiamo fare e cioè vino, Ferrari, moda e mafiosi, oltre a un substrato di illegalità di base che dalla raccomandazione arriva al voto di scambio, e chi ci ferma più?

 

Strutturalmente inadeguata. Quindi bocciata? Editoriale del Roma Cronache Lucane del 9 febbraio 2017

Posted on 09. feb, 2017 by in Argomenti, Diritto e giustizia, Politica nazionale

Strutturalmente inadeguata. Quindi bocciata? Editoriale del Roma Cronache Lucane del 9 febbraio 2017

Che tutti si accaniscano sulla sindaca Raggi, e’ circostanza pacifica, cosi’ come e’ chiaro a tutti che alla Raggi non viene perdonato nulla di quello che, invece, era stato negli anni perdonato a qualsiasi sindaco di Roma. Del resto se Roma e’ in condizioni gravi, la colpa evidentemente non puo’ essere della Raggi. Ma questo lo sanno anche le pietre.

Ora, pero’, l’attacco alla sindaca e’ del tipo a 360 gradi. Che un suo assessore, infatti, non la stimi punto e ne parli male, benche’ non nell’ambito di una intervista, da’ la cifra di una precarieta’ dovuta non solo al timore diffuso del movimento di appartenenza, ma soprattutto alla sua personale statura che, ogni giorno, sembra meno elevata.

Verrebbe da chiederLe, per esempio, come si sceglie i collaboratori, ma anche gli assessori se, come abbiamo saputo, la considerano “strutturalmente” inadeguata, che rimane un giudizio quasi ingiurioso.

Forse, pero’, l’assessore non se lo e’ scelto lei. Saranno stati allora i suoi colleghi di movimento. Quindi, se cosi’ fosse, a tutto il movimento dovrebbe essere revocata ogni discezionalita’ nelle scelte romane, visto che non ne azzeccano una.

Ma la commedia, perche’ di tanto si tratta, continua, perche’, pare, almeno fino a questo momento, che l’assessore pettegolo si sia dimesso ma, udite udite, sia stato perdonato, nel giro di qualche minuto perche’ si sarebbe scusato.

Insomma pare che i pompieri siano in azione, ma i comportamenti della Raggi ormai sono teneri quanto balordi. Infatti cosa significa scusarsi? Non pensare le cose dette? Ma cosi’ la situazione addirittura peggiorerebbe perche’ sarebbero giudizi subdolamente proferiti.

“Ma la Raggi non ha commesso reati!”, tuonerebbe il polemico di turno. Certo, e meno male! A lei ormai si contesta, appunto, l’inadeguatezza. Puo’ mai una sindaca essere presa a sberleffi da un suo assessore, cioe’ un uomo di fiducia? E se un tanto puo’ accadere, bene, quali sono io rapporti in giunta al Comune di Roma? Tremebondi, temo.

Ma la cosa piu’ grave e’ che nel M5S pare tiri un’arietta che quella del PD lucano, per esempio, che pure tiene comportamenti da camicia di forza, anzi pardon da coppola di forza, sembra una fresca e pura arietta di primavera.

E’ questo il nuovo che avanza, allora? In molti se lo chiedono, mentre i consensi calano nei sondaggi. Non ho intenzione di salvare i partiti storici, assolutamente, ma da cittadino affascinato da qualcosa che sembrava diverso, con nuovi metodi, ma che si sta dimostrando essere come tutti, senza reati, certo, ma sul punto, forse e’ presto per parlare, purtroppo, non sono neanche deluso, bensi’ amareggiato.

A leggere il curriculum della Raggi, pero’, qualche cosa di storto c’era. Una giovane professionista che siede nei consigli di amministrazione, qualche forte aggancio col sistema ce l’ha, quindi, volerlo combatterere, il sistema, in un movimento che si presenta come rivoluzionario, avrebbe dovuto suonare stonato fin da subito.

Quindi, inadeguata strutturalmente, secondo il suo assessore, ingenua, per sua stessa ammissione e inadeguata per tutto il resto. Che dire, se non un grande e grosso “peccato”?

Noi speriamo che ce la caviamo

Posted on 20. feb, 2014 by in Argomenti, Commenti

Noi speriamo che ce la caviamo

Quando si andava a scuola dovevamo svolgere i compiti a casa.

Poi fare i compiti è diventato sinonimo di acritico svolgimento di un incarico ordinario.

Un impiegato che non aggiunge nulla di suo, in termini di applicazione, inventiva, garbo, passione, ecco, questi svolge i compitini come una volta. E’ da sei, se gli va bene, ma più spesso da cinque.

Ecco, Renzi e Grillo ho l’impressione che abbiano svolto i compiti a casa durante consultazioni.

Ognuno con la sua bella parte, tradendo ogni attesa di una novità, incollati uno alla propria poesiola (Renzi) che con Grillo non attaccava, l’altro (Grillo) più preoccupato di non dimenticare niente di quello che (mal)pensa di Renzi e di quello che questi rappresenta.

Quanto siano state complici le telecamere non è dato sapere, ma quella di ieri era una messa in scena per i telespettatori, non altro.

Del resto quello che pensano, l’uno quanto l’altro, l’Italia più o meno lo sa; è quello che potrebbero fare per l’Italia che nessuno può sapere.

Sarebbe molto più interessante mandare in onda le consultazioni Napolitano-Renzi, o De Benedetti-Renzi, o un bel discorso privato fra Grillo e Casaleggio, o fra Berluscono e Renzi, o fra Alfano e Renzi. Ma questi incontri non verranno mai offerti in pasto all’opinione pubblica. E quindi ciccia.

Comunque Renzi neanche è premier e già attua la spending rewvattelapesca, e sapete come? Evitando le elezioni. Magico.

Salutiamo il nuovo Messia, tal Renzo Renzi da Firenzi, auguriamogli ogni bene, tanti figli e prosperità.

Noi, speriamo che ce la caviamo.

Oggi minestrone

Posted on 16. dic, 2013 by in Attualità

Oggi minestrone

Oggi minestrone

Allora non vaneggiavo …

Posted on 23. mag, 2013 by in Argomenti

Allora non vaneggiavo …

http://www.beppegrillo.it/2013/05/m5s_senato_gioco_dazzardo_e_partiti.html

Robalo annacquato

Posted on 09. mar, 2013 by in Città di Potenza, Politica nazionale

Robalo annacquato

Gli otto punti del PD sono stati felicemente giudicati da Luca Ricolfi il quale li ha stroncati nettamente. Bersani non è credibile, al pari di Berlusconi, mentre Monti non fa più testo.

La Boccassini ha strappato un sorriso all’Italia con la richiesta di visita fiscale a Berlusconi, quasi che se le sentenze non dovessero arrivare più presto che pria, alla Boccassini potrebbe mancare il respiro.

In Italia due sono le fondamenta della giustizia: una è la sua spaventosa lentezza, l’altra è la violazione sistematica del silenzio istruttorio. Entrambi pare non siano utilizzati con Berlusconi, creando un’eccezione alla regola della sciatteria giudiziaria, comprensibile solo alla luce di un uso politico della giustizia.

Ma è tutto tempo perso. Berlusconi, con le ultime votazioni, ha esalato l’ultimo respiro politico, dopo un coma cominciato con l’abdicazione a favore di Monti. Se ne è reso conto Di Pietro che, senza un bersaglio, si è perso dietro la sua avidità. Mi immagino questi PM ad personam, una volta condannato in tutte le salse Berlusconi, quale scopo avranno nella vita.

Ma aveva ragione Grillo.

I vecchi politici si stanno facendo fuori da soli. Il PD è all’autoesecuzione capitale: Bersani non si rende conto di aver indossato il cappuccio del boia e che sta per far partire la mannaia sul collo della sinistra italiana. Questa aveva una speranza, piccola, con Renzi, ora ha solo la certezza che i lavori di scavamento della propria fossa incalzano con ritmo diametralmente opposto a quello utilizzato nella Salerno-Reggio Calabria.

Ma è un problema congenito. Questa classe politica è ignorante ed ebete; nonostante i segnali giungano in maniera maestosamente roboante dalla popolazione, continua a guardare la punta del suo naso. Non è colpa sua, è stata scelta, all’origine, così, diciamo, scadente, per usare un eufemismo. Tanto scadente che nel 94 Berlusconi ebbe vita facile, ed è quanto dire, e tanto scadente che  Grillo in qualche mese ha sbaragliato.

Del resto se i politici fossero stati competenti e intelligenti, non avrebbero creato un sistema che dopo una crisi e dopo le votazioni, non sa come raccapezzarsi. Un opera meritoria che varrebbe il confino per tutti. La classe politica che ci ha governato da decenni ha partorito un mostro. Il mostro Italia, un paese industrializzato, con il senso civico, l’organizzazione, la burocrazia e il malaffare di un paese del sesto mondo. Roba da vergognarsi.

Ma non si vergogna, e anche in questo caso, non è colpa sua, solo non ce la fa proprio, scadente come è.

Evidentemente scadente è anche tutto quello che ci sta attorno, perché lo hanno costruito i politici: dal sistema giustizia ai servizi.

Il risultato è che in Italia si vive malissimo, se stai economicamente bene, e non si vive più, se non hai neanche un minimo di sicurezza economica.

Il sistema si regge ancora su tutto quello che non è ufficiale. Dal lavoro nero al malaffare. Questi sono i sostanziali ammortizzatori sociali del paese. E come ogni tragedia che si rispetti, il sistema Monti ha attaccato proprio quel mondo, senza rivitalizzare quello sano. Insomma, come dicevo, il suicidio collettivo. E’ come non avere i soldi per le medicine, e vietarsi l’uso di quelle di contrabbando che costano meno; normale che il malato peggiori, o muoia.

Monti ha staccato la spina, come suol dirsi, e ora tutti si dimenano senza ossigeno.

Di fronte a questo scatafascio, Bersani e i suoi otto punti non fanno neanche più sorridere; sono l’emblema della stupidità, l’icona del fallimento, il simbolo della presunzione cieca, il traguardo dell’ignoranza. Oltre non si può andare.

Profondo Rosso

Posted on 28. feb, 2013 by in Argomenti, Politica nazionale

Profondo Rosso

Credo che il sistema Italia stia implodendo.

Tutti ce l’hanno con Grillo, il quale, tomo, ha chiesto che si facciano quelle 4 o 5 riforme che tutti i partiti, bene o male, sostengono si debbano fare. E allora quale è il problema?

Se tutti vogliono farle perché non dare dimostrazione di responsabilità e serietà, una volta tanto?

Evidentemente quelle riforme sono in grado solo di sbandierarle, prigionieri, come sono, tutti i partiti, dei lacci che le minoranze interne frappongono, ovvero non hanno nessuna intenzione di farle.

E allora si inventeranno un governo di programma e salute pubblica che non farà un piffero, o creerà solo ulteriori sconci.

Per esempio sulla legge elettorale manderanno in onda il solito tira e molla dettato solo dalle proprie rispettive esigenze, senza guardare lontano, cioè a fare una legge giusta che consenta rappresentanza e governabilità.

Le scaramucce parlamentari sono note e fanno davvero provare sgomento; farcele rivedere significa non avere dignità, rispetto per noi, e intelligenza.

 

In TV si alternano politici di second’ordine, e anche critici politici di second’ordine. Ovvero critici che critici non sono affatto, del tipo di Alba Parietti.

Propinarcela è davvero un affronto. Dice “e tu cambia canale”. Fatto, perbacco, dopo il secondo pensiero (?) della nostra, cionondimento rimane lo sdegno per un’offerta di così bassa qualità.

Anche le esponenti dei partiti tradizionali sono davvero scadenti. Si litigano, alzano la voce, e a turno difendono l’indifendibile, e cioè Bersani e Berlusconi. Va di moda la donna in TV, e ce le mandano quasi tutte belle, in nome di chissà quale criterio. Ma almeno le mandassero preparate, con un proprio pensiero e una personalità. Invece assistiamo a dibattiti gridati di una qualità che pensare a “telecafone” significa mancare di rispetto a questa testata.

 

Ha detto Grillo che l’onestà diventerà di moda. Lo credo anch’io. Ma ce ne vorrà ancora di tempo. Le incrostazioni di cinquant’anni di mazzette e raccomandazioni sono coriacee, e al di sotto c’è carne viva. Solo affidandoci a un governo di trentenni, ma ben selezionati, si può nutrire qualche speranza. Io ne ho molti di più, di anni, ma tifo per i giovani.

 

D’Alema ancora parla, Bersani rischia di fare il primo ministro, Berlusconi impera, e in panchina v’è gente alla Amato. Il trend che si prospetta è sulla scorta della hit parade del passato prossimo dello squallore. Un moto di orgogliosa lucidità da parte di Napolitano potrebbe segnare una svolta, ma farà prima ad arrivare la fata turchina che Napolitano a rivoluzionare il nostro mondo. Ma è anche giusto che sia così. Napolitano rappresenta la vecchia politica, anche se talvolta proprio i vecchietti sono quelli che capiscono prima i nipoti.

 

Fra un anno si vota per il sindaco a Potenza. Non c’è speranza che il PD ci sorprenda con qualche nome rivoluzionario, né il PDL mi sembra in grado, ancora, di esprimere concetti politici dignitosi. Si apre un’autostrada per il M5S. Speriamo che saprà approfittarne.

 

Augh!

Meno sette.

Posted on 17. feb, 2013 by in Argomenti, Politica nazionale

Meno sette.

Oscar Giannino è venuto a Potenza e sono andato a sentirlo.

Sobrio, piacevole e puntuale.

A differenza di Monti non gli hanno predisposto il parterre con le domande preconfezionate.

Nella sala tantissime facce nuove. Pochissimi i riciclati.

L’offerta politica è seria, e si discosta dalla solita offerta dei partiti più grandi.

I partiti grandi e tradizionali puntano a conservare uno status quo che preservi la classe politica e i suoi privilegi, non innovano, e soprattutto non hanno avanzato idee per moralizzare la politica e pulirla dalla corruzione e dal clientelismo, che, anzi, intendono continuare ad alimentare.

Grillo e Giannino hanno obiettivamente qualcosa in comune.

Giannino sembra avere idee più chiare su quello che c’è da fare; Grillo sa invece coinvolgere la gente, sa solleticarne la dignità, riesce a tirar fuori l’amor proprio.

Per il resto costituiscono il nuovo.

Il PD poteva fare un balzo nel futuro con Renzi, quantomeno facendo saltare le gerarchie che lo ammorbano, ma hanno prevalso il potere consolidato, le tessere, le filiere, il peggio, cioè. Contenti loro.

E così facendo hanno riesumato politicamente Berlusconi, il quale non perde occasione per istrionicamente prendere per i fondelli un nutrito gruppo di inossidabili italiani.

C’è il vecchio, del quale fa parte Monti, zavorrato da partiti vecchi e dal sistema che rappresenta a pieno titolo, e c’è il nuovo.

Del nuovo si dice che sia solo antipolitica, ma è un refrain che non ammalia nessuno.

In un futuro molto prossimo avremo questi due eserciti che si affronteranno in parlamento, avendo poco in comune. Forse è questo il bipolarismo che ci tocca, quello fra il vecchio e il nuovo.

L’italiano, si sa, tende al vecchio, ma l’italiano disperato può fare pazzie.

Giannino, ma di più, molto di più, se sol si pensa alle percentuali che ufficiosamente gli vengono attribuite, Grillo, ha una grossa responsabilità: quella di non tradire la sete di nuovo, di fresco, di pulito. Quando i numeri crescono non c’è modo di tener fuori le mele marce, ma il M5S ha l’obbligo di tenere gli occhi ben aperti. Un corrotto nel PDL o nel PD è patologia cronica che non fa morire, nel M5S sarebbe un cancro letale e fulminante.

L’ansia del risultato cresce in maniera inversamente proporzionale alla qualità della campagna elettorale.

Lo slancio montiano di un confronto pubblico è positivo, e mi auguro che avvenga, anche se sarà miseramente inutile.

Comunque manca poco, a cosa non so, ma manca poco, ed è già tanto.

Addà passà sta semmàna.

Berlusconi, Bersani, Monti, Grillo, Zeman. Come guardare la vita con crescente ottimismo.

Posted on 09. dic, 2012 by in Argomenti, Commenti

Berlusconi, Bersani, Monti, Grillo, Zeman. Come guardare la vita con crescente ottimismo.

Del perché noi italiani si debba pagare l’enorme debito fatto da pochi, e non per fini di interesse pubblico, rimane un mistero che Monti non intende chiarire.

Per esempio sui miliardi che vengono spesi per imprese militari e armamenti, Monti, né chiunque altro prima di lui, ha inteso spiegare perché costituiscano una spesa sì necessaria.

Così come non si capisce perché non si dia un taglio netto ai costi della politica e degli enti inutili. Così come, ancora, non si capisce perché in Italia sia tanto facile evadere, da un lato, e svolgere vere e proprie attività criminali in forma di impresa, dall’altro.

Su questi argomenti, che costituiscono l’obiettivo programmatico di ogni coalizione si candidi a governare il paese di Pulcinella, un governo di tecnici, senza gli imbarazzi dei governi politici, avrebbe potuto spiegare perché non se ne parla oppure perché siano problemi irresolubili.

In questo silenzio, ovvero in questa mancanza di chiarezza, il popolo italiano, che per la Costituzione è sovrano, non riesce a esprimere neanche un’opinione su questi argomenti che, pure, condizionano la loro vita in maniera determinante.

Le ragion di stato non appartengono a vere democrazie, così come i segreti, militari, di stato e non. E infatti la nostra è una democrazia solo sulla carta.

Bello il duetto fra Monti e Berlusconi, con Napolitano arbitro di parte.

Berlusconi non vive più la trance nervosa che lo aveva portato alle dimissioni, e ha deciso di tirare uno scherzetto a Napolitano. Monti reagisce con sprezzante alterigia dichiarando che si dimetterà.

Trovo sia il primo che il secondo davvero irresponsabili.

Berlsuconi, anzi, più che irresponsabile mi sembra un personaggio da farsa, però con tanto di esercito al seguito; Monti, invece, è davvero irresponsabile. Reagisce come una bertuccia al normale dibattito parlamentare. “Non mi votate sempre a favore? E io sbatto la porta, e vediamo che vi succede?”, e puntuali arrivano le bacchettate europee.

Eppure un tecnico, un nobiluomo, avrebbe dovuto dire “votate come ritenete. Io farò fino in fondo il mio dovere”.

Ci ha preso gusto, insomma, e gli piace assai governare, e senza opposizione, sia chiaro. Gratis, poi, nel senso che non deve neanche promettere, solo sacrificarsi per la nazione. Che roba.

Gli editorialisti del Corsera, infine, giocano un gioco sporco. Massimo Franco, per esempio, se deve nominare il M5S, dice “il movimento del comico Grillo”; è stupidamente sprezzante, il giornalista, ignaro del cambiamento nella testa degli italiani, che, loro, credono ancora di addomesticare con poco.

Certo è un periodo di transizione: i partiti non sono più partiti, ma associazioni di dopo lavoro, i sindacati non sono più sindacati, ma comitati di potere e centri economici potenti, i politici sono avventurieri senza dignità, il capitalismo non è più il capitalismo ma un sistema che difende i creditori e vuole un popolo di debitori, il proletariato ha perso la sua personalità, e il ceto medio costituisce il nuovo proletariato, continuando a indossare, però, la cravatta, perché non prende coscienza del suo nuovo stato.

Qualcuno dice che in Italia scarseggiano i “lavoratori della conoscenza”, e forse è vero: da noi, infatti, spadroneggiano solo i mistificatori della conoscenza.

Forza Zeman. L’utopia continua.

A tal proposito, a voce molto bassa, va considerato che i giocatori della Roma sembrano aver capito che compongono una squadra. E sembra, anche, che si siano resi conto di poter scrivere una pagina di calcio rivoluzionaria. Pare, almeno. Ma non diciamolo a voce alta. Sussurriamolo soltanto. Una nuova Italia passa da una concezione della vita, della società e della politica, diciamo, zemaniana. Sssssshhhhh! però, che non si sappia troppo in giro, altrimenti il sistema prende le contromisure.

Bersani, il nuovo che avanza. Coraggio.

Posted on 03. dic, 2012 by in Argomenti, Commenti, Politica nazionale

Bersani, il nuovo che avanza. Coraggio.

Sul perché il popolo del PD abbia scelto Bersani, anziché un giovanotto come Renzi, ci sarebbe da riflettere un po’.

Che Renzi costituisca una novità non è revocabile in dubbio. Che Renzi parli meglio di Bersani è sotto gli occhi di tutti. Che sia portatore di qualche idea nuova, pure è vero. Invece ha vinto Bersani, l’uomo dalle metafore impossibili, dall’italiano zoppicante, ma anche l’uomo di partito, l’anziano, l’erede dei vari Veltroni e D’Alema, la tradizione.

Se si dovessero mettere assieme le idee del futuro dell’Italia di Bersani, si rimarrebbe fortemente delusi dalla loro povertà e prevedibilità.

Il partito più vecchio e importante d’Italia non si rinnova, continua ad arrancare sul fronte della modernità, della chiarezza, dei programmi.

Poco male, tanto a destra si registra un proclama di Quagliariello che la dice lunga sulla sostanza politica del PDL: ora dobbiamo trovare candidati e programmi, ha detto. Figuriamoci.

Roba da matti.

L’urgenza di rinnovamento non lambisce i partiti tradizionali, questo è certo. Ora vedremo cosa raccoglierà Grillo, che, dalla vittoria di Bersani, può trarre un benefit elettorale cospicuo.

Vedremo anche come funziona il PD: sarà gratificato Renzi con qualche contentino anche sostanzioso? O verrà accantonato? E lui? Si proporrà  a segretario del partito?

E poi, Bersani se davvero vincesse le elezioni, Grillo permettendo, cederà la poltrona a Monti?

Quest’ultimo è una nuova figura da istituzionalizzare al più presto. Visto che governa senza candidarsi, e visto che si propone sempre senza scontrarsi col voto, si dovrebbe prevedere una modifica della Costituzione ad hoc, del tipo: amministratore delegato di governi in panne, da nominare primo ministro ogni qualvolta la politica si dimostrasse incapace, e il tutto a insindacabile parere del Presidente della Repubblica. Oppure: Commissario Straordinario di governi in liquidazione.

Io ho, però, fiducia. Se Zeman ha ripreso a vincere qualcosa vorrà pur dire. E allora musica!

Meno male ….

Posted on 13. nov, 2012 by in Attualità

Meno male ….

L’Italia è un paese ipocrita.

Tutti ora danno in testa a Grillo perché il suo movimento è troppo verticistico, perché comanda solo lui, nanì nanera.

Verissimo. Però.

Nell’IdV ha funzionato o funziona diversamente?

In Forza Italia?

Nel PDL?

In AN?

E anche nel PD?

Nel PD è diverso, perché è l’unico partito che non si rifà esclusivamente a un personaggio. Dove ci sono più anime, e prima o poi un Renzi pure spunta fuori.

IdV: alla ribalta solo i prescelti di Di Pietro, salvo andarsene a un certo punto sbattendo la porta.

Forza Italia: un segretario “nominato”, figuriamoci, e Berlusconi finto talent scout a tirar dal cappello ogni tanto un bellimbusto in qualche regione, o una bella signorina da qualche altra parte.

E con Fini? Sempre gli stessi.

E via discorrendo.

Nei partiti, però, si fa finta di vivere una democrazia partecipata, ma è davvero pura facciata, e comunque i fedeli neanche la vogliono una democrazia vera, che comporta sacrificio e responsabilità, meglio obbedire e aspettare il turno. Nel Movimento di Grillo è, invece, tutto chiaro dall’inizio: comanda lui e basta.

Insomma c’è da stare allegri.

La solita Italia ciambottona, perbenista, ipocrita e pressappochista.

Brava nel malaffare, professionista nelle organizzazioni mafiose e similari, con qualche eccellenza rigorosamente da esportare, ottima nelle scommesse truccate; maestra nel chiedere favori e raccomandazioni, accademica nell’utilizzazione ottimale della naturale predisposizione alla sudditanza.

E Monti se la ride.

Pensate, solo qualche mese fa tutti inveivano contro i costi della politica, il numero esagerato dei parlamentari e una legge elettorale schifosa. Ma a qualche mese dalle elezioni esce fuori che il porcellum è quasi perfetto, basta solo qualche ritoccatina per aumentare la confusione et voilà, il gioco è fatto.

Avremo un parlamento di nominati un’altra volta. Parlamentari scadenti, professionisti del gettone di presenza, e del vuoto in zucca. Verranno riconfermati tutti, è ovvio.

Diceva ieri Gramellini che in Italia cambiano i nomi dei partiti, le leggi elettorali ma mai le persone. In America i partiti non cambiano, la legge elettorale è sempre la stessa, ma cambiano gli uomini. In Italia manca solo questo: un rinnovamento degli uomini, a tutti i livelli.

E poi, se è stato necessario creare un santone per dire qualche cosa di giusto, vuol dire proprio che agli italiani frega davvero niente di tutto.

Augh!

Gargarismi di risulta

Posted on 05. nov, 2012 by in Argomenti, Commenti

Gargarismi di risulta

Antonio Di Pietro non poteva sapere cosa accadeva nel suo partito e Craxi, buonanima, è d’accordo. Di Pietro incassa la solidarietà dell’ex nemico e si interroga sul suo futuro.

Un patrimonio immobiliare l’ha messo da parte, un buon numero di pensioni le ha tirate su. Diciamo che se smettesse di litigare con l’italiano potrebbe cominciare a scrivere le sue memorie, o reinventarsi comico, chè un poco lo è naturalmente.

Ecco potrebbe darsi il cambio con Grillo: questi diventa un politico e lui comincia a fare il comico.

Grillo, invece, lo vede Presidente della Repubblica.

Vero è che ognuno può avere le sue opinioni, ma quella di Grillo comincia a pesare, e sarebbe interessante capire quanto sia superficiale e quanto voluta e meditata.

Rusticamente parlando, dopo il rubacuori a pagamento, supersilvio, ci manca un Presidente zappatore, un uomo col trattore, un seminatore, e quindi, benvenga pure Antonio Presidente, tanto in Italia è possibile tutto.

Grillo, inebriato dal successo siciliano, sta cominciando a parlare troppo. Un classico errore da sbronza elettorale. Sta cominciando a veleggiare.

I suoi no, devono obbedire e non comparire in televisione. Ci sta pure, per Giove, regole ferree e tutte contro il sistema. Ma pure lui che comincia a distribuire coppole di lusso, mi sembra fuor di luogo.

Vedremo in Sicilia cosa accadrà.

Io ho fiducia nei giovani, ma non tanta da fidarmi a occhi chiusi.

Il Governo continua a legiferare come se niente fosse. La suddivisione dei poteri prevista in Costituzione non vale più, e Napolitano se ne sbatte, anzi plaude. Questi si riprenderà al prossimo governo politico, Monti è un’eccezione, e come tale conferma la regola, evidentemente.

Balorda Italia.

Chi sarà il prossimo politico a essere trovato con le mani in pasta o nelle vicinanze?

Si accettano scommesse. Dopo Di Pietro toccherà a qualcun altro.

Sembra fatto apposta, e lo sarà pure, ma con la complicità dei politici, perbacco: ce ne fosse uno che si salva.

Leonida e il minestrone

Posted on 26. ott, 2012 by in Attualità, Commenti

Leonida e il minestrone

Una colata di cemento. Così hanno progettato le città negli ultimi cinquant’anni. Poi, più di recente, un rigurgito di sensibilità ha convinto tanti sindaci che con meno cemento e più servizi si può vivere meglio.

Ma la smania cementizia non era solo degli amministratori: anche la popolazione è stata pervasa da una smania di costruire di tutto e di più e soprattutto ovunque.

Le conseguenze le paghiamo ancora e le pagheremo per tanto tempo.

Il cemento, però, a New York fa un bell’effetto. In mezzo a quei grattacieli ti senti al centro del mondo.

Un po’ meno al Serpentone. Chissà perché.

Sarà il contorno e il contesto che sono ben diversi.

Domani mette neve al nord. Forse possiamo cominciare a cacciar fuori i piumini. Questo significa che dovrei riporre la bici. Ma non cederò, solo mi attrezzerò, cribbio.

Berlusconi si è ritirato dalle competizioni elettorali, il Milan sfiora la serie B, e il coniglietto Alfano (per i due dentoni, beninteso), sta per organizzare le primarie.

In relazione alle primarie dei due partiti che hanno lottato per lo scudetto negli ultimi anni avverto un profondo senso di indifferenza. Mi solletica la curiosità, però, il conoscere chi nonevèro scenderà in campo. Ultimamente in molti usano questa orribile espressione, scendere in campo, e quindi l’utilizzo che ne faccio io ha tanto di sarcastico e tanto di prefendo. Per dire.

L’autoreferenzialità è il male di quest’epoca. Perchè io di qua, quando io nenenè, io ho blablablà, io sono cippiripì. Il piacere di sentirsi fare un complimento da un’altra persona è un gusto perso, anche perché ognuno pensa a complimentarsi con se stesso, figuriamoci se c’è spazio per accorgersi delle qualità di un altro.

La Basilicata senza una provincia vivrà come ha vissuto come con due province, e cioè farà la sua solita vita di merda, senza treni, aerei, strade. Io sono riuscito a sfasciare un braccetto (pare si chiami così) di una mercedes sulle nostre mulattiere, ed è quanto dire, poffarbacco.

De Filippo ha ceduto a Matera e ha pattuito con il Governo una risoluzione che non gli competeva. Almeno così raccontano le cronache. Lui non ha smentito. Aveva altro da fare. Il Sindaco di Potenza si allena nel durissimo esercizio di “un colpo alla botte e uno al cerchione”, non accusa la regione, non se la prende con Matera. Se la prende solo col Governo. Ma chi non se la prende col Governo, con questo Governo?

Fini non si dimette, neanche da marito e cognato, pare. Non c’è reato, insiste, e la casa non è pubblica ma fa parte di un patrimonio privato. Santoro lo bacchetta, ma non infierisce. Renzi lo chiama vecchio, e lui non risponde a tono, anzi fa veramente il vecchio nelle sue risposte: quando avrai la mia esperienza, e boiate del genere. Quando si dice il tramonto di una persona.

Grillo non va in TV, e dice le cose che pensa la gente, da sempre. Sarà difficile affermare che tutti la pensano in modo antipolitico, e se pure fosse, a questo punto sarebbe antipolitico, e lo è, il comportamento dei politici che non sentono il baratro che li aspetta, non vedono quanto sono invisi, non capiscono che hanno fatto terra bruciata.

Gli antizemaniani stanno friggendo. Ma non è affar mio. Io ho sposato la causa di Zeman una trentina d’anni fa, e punto alle nozze d’oro. Del resto l’ho seguito in B, in C, in Turchia e in Jugoslavia. Lo trovo più attuale di facebook, più sensato dei nostri soloni, e più coraggioso di Leonida.

Col diabete si convive, con Monti anche, ma solo per poco tempo. Per favore se ne vada a casa sua, che sarà pure confortevole.

Abbasso il populismo!!!!!

Posted on 18. lug, 2012 by in Argomenti, Attualità

Abbasso il populismo!!!!!

Non ci abbasseremo lo stipendio.

Non cederemo al populismo.

E poi si chiaro, noi lo stipendio ce lo sudiamo.

Come: disegnando percorsi; immaginando soluzioni; non trovandole; sistemando amici e parenti; raccomandando; raccomandandoci; discutendo; cercando voti; promettendo posti; dando incarichi; promettendoli; programmando il nulla; camminando con i giornali e l’Ipad sotto il braccio; fumando talvolta il sigaro; sproloquiando; violentando l’italiano, spesso; cercando e trovando sintesi.

E poi i grillini ci stanno sul ponfio.

Firmato la classe politica lucana.

http://www.youtube.com/watch?v=B7zJ0yVSSvE

<ul><li><strong>woo_feat_page</strong> - </li><li><strong>woo_inc_feat_page</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_pages</strong> - </li><li><strong>woo_inc_feat_pages</strong> - false</li><li><strong>woo_uploads</strong> - a:3:{i:0;s:75:"http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/5-safe_image.png";i:1;s:72:"http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/4-Luciano.jpg";i:2;s:69:"http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/3-logo.png";}</li><li><strong>woo_show_featured</strong> - true</li><li><strong>woo_textlogo</strong> - false</li><li><strong>woo_gravatar</strong> - true</li><li><strong>woo_contactme</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_bio</strong> - </li><li><strong>woo_twitter</strong> - </li><li><strong>woo_highlights_tag</strong> - potenza</li><li><strong>woo_highlights_tag_amount</strong> - 6</li><li><strong>woo_featured_tag</strong> - </li><li><strong>woo_featured_tag_amount</strong> - 4</li><li><strong>woo_highlights_show</strong> - true</li><li><strong>woo_also_slider_enable</strong> - true</li><li><strong>woo_slider_heading</strong> - Sul Blog si parla ancora di...</li><li><strong>woo_recent_archives</strong> - #</li><li><strong>woo_excerpt_enable</strong> - false</li><li><strong>woo_contact_page_id</strong> - </li><li><strong>woo_featured_image_dimentions_height</strong> - 371</li><li><strong>woo_featured_sidebar_image_dimentions_height</strong> - 78</li><li><strong>woo_hightlights_image_dimentions_height</strong> - 75</li><li><strong>woo_video_browser_init</strong> - 5</li><li><strong>woo_slider_pages</strong> - </li><li><strong>woo_inc_slider_pages</strong> - false</li><li><strong>woo_automate_slider</strong> - false</li><li><strong>woo_intro_page</strong> - </li><li><strong>woo_inc_intro_page</strong> - false</li><li><strong>woo_home_sidebar</strong> - Select a sidebar:</li><li><strong>woo_page_sidebar</strong> - Select a sidebar:</li><li><strong>woo_blog_sidebar</strong> - Select a sidebar:</li><li><strong>woo_also_slider_image_dimentions_height</strong> - 144</li><li><strong>woo_single_post_image_width</strong> - 280</li><li><strong>woo_single_post_image_height</strong> - 380</li><li><strong>woo_archive_page_image_width</strong> - 200</li><li><strong>woo_archive_page_image_height</strong> - 220</li><li><strong>woo_themename</strong> - The Journal</li><li><strong>woo_shortname</strong> - woo</li><li><strong>woo_manual</strong> - http://www.woothemes.com/support/theme-documentation/the-journal/</li><li><strong>woo_alt_stylesheet</strong> - brown_boxed.css</li><li><strong>woo_logo</strong> - http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/5-safe_image.png</li><li><strong>woo_custom_favicon</strong> - </li><li><strong>woo_google_analytics</strong> - <script type=\"text/javascript\">

  var _gaq = _gaq || [];
  _gaq.push([\'_setAccount\', \'UA-703470-4\']);
  _gaq.push([\'_trackPageview\']);

  (function() {
    var ga = document.createElement(\'script\'); ga.type = \'text/javascript\'; ga.async = true;
    ga.src = (\'https:\' == document.location.protocol ? \'https://ssl\' : \'http://www\') + \'.google-analytics.com/ga.js\';
    var s = document.getElementsByTagName(\'script\')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
  })();

</script></li><li><strong>woo_feedburner_url</strong> - </li><li><strong>woo_custom_css</strong> - </li><li><strong>woo_home_top</strong> - About</li><li><strong>woo_home_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_page_ex</strong> - </li><li><strong>woo_popular</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_content</strong> - false</li><li><strong>woo_content_archives</strong> - false</li><li><strong>woo_resize</strong> - true</li><li><strong>woo_auto_img</strong> - true</li><li><strong>woo_home_width</strong> - 197</li><li><strong>woo_home_height</strong> - 100</li><li><strong>woo_thumb_width</strong> - 75</li><li><strong>woo_thumb_height</strong> - 75</li><li><strong>woo_cat_nav_1</strong> - false</li><li><strong>woo_ads_rotate</strong> - true</li><li><strong>woo_ad_image_1</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-1.gif</li><li><strong>woo_ad_url_1</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_2</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-2.gif</li><li><strong>woo_ad_url_2</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_3</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-3.gif</li><li><strong>woo_ad_url_3</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_4</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_url_4</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_5</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_url_5</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_6</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_url_6</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_archive_content</strong> - false</li><li><strong>woo_search_content</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_menu</strong> - false</li><li><strong>woo_portfolio_cat</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_port_in_nav</strong> - false</li><li><strong>woo_port_prev_title</strong> - Thumbnails</li><li><strong>woo_port_prev_ins</strong> - Click on images below to load a larger preview.</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_a</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_a</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-1.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_a</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_b</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_b</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-2.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_b</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_c</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_c</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-3.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_c</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_d</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_d</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_d</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_minifeat_height</strong> - 110</li><li><strong>woo_nav_exclude</strong> - </li><li><strong>woo_scroller_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_about_header</strong> - </li><li><strong>woo_about_text</strong> - </li><li><strong>woo_about_button</strong> - </li><li><strong>woo_button_link</strong> - </li><li><strong>woo_about_photo</strong> - </li><li><strong>woo_cat_box_1</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_box_1_image</strong> - </li><li><strong>woo_blog_navigation</strong> - false</li><li><strong>woo_blog_subnavigation</strong> - false</li><li><strong>woo_blog_permalink</strong> - </li><li><strong>woo_blog_cat</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_featured_posts</strong> - 2</li><li><strong>woo_ad_header</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_header_code</strong> - </li><li><strong>woo_ad_header_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/468x60a.jpg</li><li><strong>woo_ad_header_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_top</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_top_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_top_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/468x60a.jpg</li><li><strong>woo_ad_top_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_content</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_content_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_content_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/728x90a.jpg</li><li><strong>woo_ad_content_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_300_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_300_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/300x250a.jpg</li><li><strong>woo_ad_300_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_blog_cat_id</strong> - </li><li><strong>woo_the_content</strong> - true</li><li><strong>woo_ad_mpu_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_3col_height</strong> - 150</li><li><strong>woo_ad_footer_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_cat_color_1</strong> - </li><li><strong>woo_pf_cat</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_home_normal</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_portfolio_image_width</strong> - </li><li><strong>woo_portfolio_image_height</strong> - </li><li><strong>woo_posts_image_width</strong> - </li><li><strong>woo_posts_image_height</strong> - </li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_1</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-1.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_1</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_2</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-2.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_2</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_3</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-3.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_3</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_4</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_4</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_enable_all_category</strong> - false</li><li><strong>woo_bgr</strong> - darkblue.css</li><li><strong>woo_right_sidebar</strong> - true</li><li><strong>woo_archives</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_layout</strong> - blog.php</li><li><strong>woo_other_entries</strong> - 6</li><li><strong>woo_other_headlines</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_nav_footer</strong> - true</li><li><strong>woo_box_colors</strong> - </li><li><strong>woo_about</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_more1_ID</strong> - </li><li><strong>woo_more1_link</strong> - Click here for more info</li><li><strong>woo_more1_url</strong> - </li><li><strong>woo_more2_ID</strong> - </li><li><strong>woo_more2_link</strong> - Click here for more info</li><li><strong>woo_more2_url</strong> - </li><li><strong>woo_highlight_url</strong> - </li><li><strong>woo_cat_ex</strong> - </li><li><strong>woo_highlight_text</strong> - </li><li><strong>woo_feedburner_id</strong> - Feedburner ID</li><li><strong>woo_home_link</strong> - true</li><li><strong>woo_home_link_text</strong> - Home</li><li><strong>woo_home_link_desc</strong> - </li><li><strong>woo_header_layout</strong> - about.php</li><li><strong>woo_about_bio</strong> - </li><li><strong>woo_about_gravatar</strong> - </li><li><strong>woo_about_readmore</strong> - </li><li><strong>woo_ad_header_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_pages_main</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_pages_footer</strong> - </li><li><strong>woo_featured_layout</strong> - large_no_ad.php</li><li><strong>woo_ad_block_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_block_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-300x250-1.gif</li><li><strong>woo_ad_block_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_related</strong> - true</li><li><strong>woo_image_width</strong> - 430</li><li><strong>woo_image_height</strong> - 170</li><li><strong>woo_feat_alt_width</strong> - 130</li><li><strong>woo_feat_alt_height</strong> - 85</li><li><strong>woo_image_single</strong> - false</li><li><strong>woo_single_width</strong> - 180</li><li><strong>woo_single_height</strong> - 120</li><li><strong>woo_ad_content_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_homepage_image_link</strong> - false</li><li><strong>woo_footer_left</strong> - </li><li><strong>woo_inc_footer_left</strong> - false</li><li><strong>woo_footer_right</strong> - </li><li><strong>woo_inc_footer_right</strong> - false</li><li><strong>woo_minifeat_width</strong> - 218</li><li><strong>woo_pages_ex</strong> - </li><li><strong>woo_breadcrumbs</strong> - false</li><li><strong>woo_features_page</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_featured_tabs</strong> - </li><li><strong>woo_featured_category</strong> - Città di Potenza</li><li><strong>woo_featured_entries</strong> - 10</li><li><strong>woo_4col_height</strong> - 100</li><li><strong>woo_flickr_id</strong> - </li><li><strong>woo_flickr_entries</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_asides_category</strong> - Sport</li><li><strong>woo_asides_entries</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_ad_page</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_home_arc</strong> - false</li><li><strong>woo_tabs</strong> - false</li><li><strong>woo_popular_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_comment_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_video_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_content_feat</strong> - true</li><li><strong>woo_home_thumb_width</strong> - 247</li><li><strong>woo_home_thumb_height</strong> - 92</li><li><strong>woo_ad_top_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_250_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_250_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-250x250.gif</li><li><strong>woo_ad_250_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_flickr_url</strong> - Flickr URL</li><li><strong>woo_2col_height</strong> - 200</li><li><strong>woo_1col_height</strong> - 200</li><li><strong>woo_block_image</strong> - http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/themes/livewire/images/300x250.gif</li><li><strong>woo_block_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_port_images</strong> - false</li><li><strong>woo_all_category_title</strong> - Categories</li><li><strong>woo_home_layout</strong> - 3_columns.php</li><li><strong>woo_archive_layout</strong> - 3_columns.php</li><li><strong>woo_show_carousel</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_entries</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_home</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_mpu_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_mpu_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_mpu_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/300x250a.jpg</li><li><strong>woo_author</strong> - true</li><li><strong>woo_home_one_col</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_image_width</strong> - 540</li><li><strong>woo_feat_image_height</strong> - 195</li><li><strong>woo_thumb_image_width</strong> - 75</li><li><strong>woo_thumb_image_height</strong> - 75</li><li><strong>woo_single_image_width</strong> - 100</li><li><strong>woo_single_image_height</strong> - 100</li><li><strong>woo_post_size</strong> - false</li><li><strong>woo_single_thumb</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_footer</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_footer_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_footer_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-468x60-2.gif</li><li><strong>woo_twitter_enable</strong> - true</li><li><strong>woo_twitter_username</strong> - woothemes</li><li><strong>woo_about_enable</strong> - false</li><li><strong>woo_enable_blog_category</strong> - false</li><li><strong>woo_mid_exclude</strong> - </li><li><strong>woo_email</strong> - </li><li><strong>woo_vidpage</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_video_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_cat_thumb_width</strong> - </li><li><strong>woo_cat_thumb_height</strong> - </li><li><strong>woo_home_title</strong> - Latest from my blog...</li><li><strong>woo_portfolio_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_portfolio_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_portfolio_resizer</strong> - false</li><li><strong>woo_twitter_user</strong> - </li><li><strong>woo_flickr</strong> - </li><li><strong>woo_delicious</strong> - </li><li><strong>woo_digg</strong> - </li><li><strong>woo_facebook</strong> - </li><li><strong>woo_linkedin</strong> - </li><li><strong>woo_lastfm</strong> - </li><li><strong>woo_youtube</strong> - </li><li><strong>woo_stumble</strong> - </li><li><strong>woo_content_home</strong> - false</li><li><strong>woo_content_archive</strong> - false</li><li><strong>woo_ads_inner_content</strong> - true</li><li><strong>woo_blog_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_home_secondary</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_cat_mid_1</strong> - false</li><li><strong>woo_menupages</strong> - </li><li><strong>woo_intro</strong> - </li><li><strong>woo_featpages</strong> - </li><li><strong>woo_ex_featpages</strong> - true</li><li><strong>woo_featheight</strong> - </li><li><strong>woo_addblog</strong> - false</li><li><strong>woo_blogcat</strong> - </li><li><strong>woo_catmenu</strong> - false</li><li><strong>woo_about_button_1</strong> - </li><li><strong>woo_content_left</strong> - false</li><li><strong>woo_content_mid</strong> - false</li><li><strong>woo_image_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_not_mpu</strong> - false</li><li><strong>woothemes_settings</strong> - a:0:{}</li><li><strong>woo_button_link_1</strong> - </li><li><strong>woo_about_button_2</strong> - </li><li><strong>woo_button_link_2</strong> - </li><li><strong>woo_carousel_header</strong> - </li><li><strong>woo_scroller_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_thumbnail_1</strong> - </li><li><strong>woo_featured_1</strong> - </li><li><strong>woo_featured_1_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_thumbnail_2</strong> - </li><li><strong>woo_featured_2</strong> - </li><li><strong>woo_featured_2_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_thumbnail_3</strong> - </li><li><strong>woo_featured_3</strong> - </li><li><strong>woo_featured_3_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_thumbnail_4</strong> - </li><li><strong>woo_featured_4</strong> - </li><li><strong>woo_featured_4_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_show_mostcommented</strong> - false</li><li><strong>woo_logo_left</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_nav</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_list</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_ex_cat_footer</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_list_footer</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_cat_box_footer_1</strong> - false</li><li><strong>woo_image_archives</strong> - false</li><li><strong>woo_archive_width</strong> - 140</li><li><strong>woo_archive_height</strong> - 90</li><li><strong>woo_ad_300</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_300_bot</strong> - false</li><li><strong>woo_exclude_pages</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_cats</strong> - </li><li><strong>woo_steps</strong> - Select Format:</li><li><strong>woo_contact</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_blog</strong> - false</li><li><strong>woo_tabber</strong> - false</li><li><strong>woo_show_mpu</strong> - false</li><li><strong>woo_show_ad</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_below_image</strong> - /images/ad468.jpg</li><li><strong>woo_ad_below_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f_code</strong> - </li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-728x90-2.gif</li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_alt_colours</strong> - default.css</li><li><strong>woo_aboutlink</strong> - </li><li><strong>woo_side_image</strong> - /styles/clean-light/images/ad-120x240.jpg</li><li><strong>woo_side_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ads</strong> - false</li><li><strong>woo_disclaimer</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_pages_subnav</strong> - </li><li><strong>woo_subnav</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_width</strong> - 280</li><li><strong>woo_feat_height</strong> - 210</li><li><strong>woo_smallthumb_width</strong> - 56</li><li><strong>woo_smallthumb_height</strong> - 42</li><li><strong>woo_homepage</strong> - layout-default.php</li><li><strong>woo_slider</strong> - false</li><li><strong>woo_tabber_pages</strong> - </li><li><strong>woo_inc_tabber_pages</strong> - false</li><li><strong>woo_intro_page_left</strong> - </li><li><strong>woo_inc_intro_page_left</strong> - false</li><li><strong>woo_intro_page_right</strong> - </li><li><strong>woo_inc_intro_page_right</strong> - false</li><li><strong>woo_mag_featured</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_mag_secondary</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_blog_navigation_footer</strong> - false</li><li><strong>woo_embed</strong> - false</li><li><strong>woo_home_featured</strong> - true</li><li><strong>woo_home_content</strong> - false</li><li><strong>woo_get_image_width</strong> - 190</li><li><strong>woo_get_image_height</strong> - 142</li><li><strong>woo_ad_200_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_200_image</strong> - </li><li><strong>woo_ad_200_url</strong> - </li></ul>