Wednesday, 31st May 2023

Il ca…che ci frega del parlamento. Editoriale del 20 marzo 2017 del Roma Cronache Lucane

Posted on 20. mar, 2017 by in Amenità, Attualità, Città di Potenza, Diritto e giustizia, Politica nazionale, Regione Basilicata

Il ca…che ci frega del parlamento. Editoriale del 20 marzo 2017 del Roma Cronache Lucane

La sua nascita e’ stata salutata con cori entusiastici e cortei festanti. Qualcuno ha trasceso, ma ci sta, quando l’avvenimento supera anche i piu’ benauguranti sogni. In piazza Bonaventura, infatti, qualcuno ha preso di mira i lampioni, fracassandoli col lancio di sassi, ma, ripeto, dai, ci sta.

Non accade spesso che nasca una formazione politica che, fin dal suo primo vagito, distribuisca speranze e sicurezze, programmi di sviluppo, posti di lavoro e qualita’ della vita. L’Europa, infatti, ci invidia. E noi rendiamo omaggio ad Alfano che, stravolgendo un ventennio di ipocrita messa in scena, ha, con le sue mani, dopo averlo fecondato, materialmente eseguito il parto di Alternativa Popolare. Un papa’ ostetrico, saturo di maieutica socratica, che apre le porte della felicita’ all’Italia.

Benvenuta, Alternativa Popolare, eravamo, purtroppo, scarsi.

Berlsuconi, invece, saluta il sistema proporzionale, capace, nonevero, da solo, di sgominare il M5S, potendo riunire un manipolo di perdenti contro la formazione piu’ votata dagli italiani, pare, o almeno questo temono tutti. Altro sistema non esiste, secondo una visione lungimirante che vuole il legislatore italiano capace di governare il qui e ora, confondendo zen e politica.

Ma il palcoscenico vero, quello piu’ importante, questo fine settimana ultimo venuto, e’ tutto del parlamento italiano che ha dichiarato di aver acquisito finalmente la sigla dei lavori parlamentari. E’ il noto successo di Fabio Rovazzi “il ca… che mi frega”.

Ebbene i nostri prodi sono riusciti nell’impresa, rimarchevole, di sdoppiarsi: sono una volta legislatori e una volta destinatari delle leggi che hanno fatto. Ma in ossequio alla nuova filosofia parlamentare, quando legiferano sono seri, sobri, leggiadri nel loro svolazzare oltre gli interessi particolari di tizio o di caio, quando, invece, sono i destinatari, si rimboccano le maniche dei loro completi grigi, mandano a palla Fabio Rovazzi e, scatenandosi in un frenetico ballo, testimoniano la loro beffarda autonomia da quello che hanno partorito quali legislatori.

Della legge Severino, in una parola e secondo quella che era la regola di un uomo tanto famoso fra i famosi, quanto sconosciuto fra i piu’, Vittorio Camardese, potentino capace di dare l’impressione di vergognarsi delle sue indiscusse e inarrivabili virtu’ professionali e artistiche, rendendole in questa maniera, semplicemente, divine, proprio perche’ non pubblicizzate e quindi di valore assoluto, e cioe’ la sintesi, che deve chiudere ogni discussione a riprova che quella discussione ha senso, ebbene il parlamento ha sancito che delle sue stesse leggi non gliene frega una beneamata cippa. Ha cosi’ riabilitato Minzolini da una sentenza passata in cosa giudicata, segno che della nostra giustizia non bisogna tener conto, perche’ e’ carta straccia. E se lo dicono loro, possiamo crederci.

C’e’ chi parla di comportamento eversivo. Balle. E’ solo la prova che l’Italia vive e prospera sul palcoscenico di Scherzi a parte, sempre, che non c’e’ piu’ vergogna al pari delle stagioni, che questa e’ la globalizzazione, che prima l’abbiamo voluta e ora ce la dobbiamo tenere.

Una domanda residua: ma a questo punto possiamo non pagare le tasse?

Piano, non siamo tutti parlamentari. C’e’ chi puo’ e chi no. Noi comuni mortali abbiamo il nostro bel privilegio, da tenere stretto, possiamo essere processati e finire in galera.

Beati i disgraziati, diamine, non costretti come i parlamentari a stare sempre in Paradiso.

Gigio Gigi interviene in Senato

Posted on 14. mar, 2015 by in Amenità, Attualità, Commenti

Gigio Gigi interviene in Senato

http://www.neteditor.it/content/232554/lintervento-dellon-gigi-gigi-occasione-del-voto-sulla-riforma-costituzionale

Viva l’Italia

Posted on 23. dic, 2011 by in Argomenti

Viva l’Italia

Ogni giorno c’è qualcuno, in Italia, che inneggia alla Costituzione.

Ogni giorno, in Italia, c’è più di qualcuno che la violenta.

Problemi? Ci mancherebbe. E’ la normalità.

Il Parlamento esiste per fare le leggi, per fare le pulci al governo, per trovare soluzioni ai problemi, per prevenirli.

Il governo esiste per dare esecuzione alle dritte del Parlamento.

Questo dice la Costituzione. In pratica, invece, il governo se la canta e se la suona, e il Parlamento gioca a burraco.

Questo è il più eclatante esempio di violenza alla Costituzione. Ma ce ne sono tanti altri.

Leggere la Costituzione alla luce di quello che quotidianamente accade in Italia significa leggere una rivista umoristica, satirica, buona per sganasciarsi dalle risate.

Problemi? Scherziamo? E’ la regola.

Ma da quando c’è Monti in vacanza non c’è solo il Parlamento, ora ci stanno anche i partiti. Non che prima sgobbassero di brutto, ma almeno sparavano qualche cazzata ogni tanto.

Ora si sono completamente appiattiti, e voci di corridoio riferiscono che vorrebbero che il mondo si fermasse ora, e che la situazione non cambiasse più. Vuoi mettere? Fa tutto il governo, si assume finanche delle responsabilità, legifera, sorride, fa ironia, tassa, liberalizza, sfotte, rinnova, dà il buon esempio, quello cattivo, ma, soprattutto, non tocca il giardino zoologico.

Qualcuno si potrà chiedere “ma cos’è sto giardino zoologico”?

Ovvio, il Parlamento.

E come in ogni giardino zoologico che si rispetti le specie animali vivacchiano stancamente, nutrite, viziate, ammansite. Gli animali possono giocare, ascoltare la radio, dormire, accoppiarsi, in una parola vegetare. Come una vacanza perenne stesi sull’amaca con bibita e cannuccia. Che spettacolo.

Talvolta si azzuffano pure, ma tanto per far vedere, poi in piscina ci vanno assieme.

Ora io mi chiedo: ma questo Parlamento quale motivo ha di esistere? E questi partiti che dignità mai hanno?

Proposta:

ogni italiano interessato alle proprie sorti fa domanda di espressione di un voto. Chi ha fatto domanda può votare esprimendo la sua volontà via internet, da casa propria, in panciolle, pane e mortadella, birra e “rutto libero” di fantozziana memoria. Il voto degli italiani sostituirà quello, scontato, dei parlamentari. Questi ultimi vengono mandati a scopare il mare, e gli utili risparmiati verranno utilizzati per la loro rieducazione alla vita e alla fatica.

Il dibattito parlamentare viene sostituito con i commenti su facebook, e dopo un giorno di commenti si vota.

Rimane il problema di come formare i governi e di come eleggere il Presidente della Repubblica.

Bene, del  Presidente della Repubblica se ne può fare a meno, e gli spiccioli risparmiati verranno utilizzati per finanziare qualcosa di davvero utile, tipo dare fondi a Babbo Natale per i regali ai figli di quelli nati di venerdì negli anni dispari, saltando i bisestili, e i governi potranno essere scelti dal cancelliere tedesco, di concerto e previo parere vincolante del premier francese e quello cinese, che, di sicuro, scelgono meglio di Napolitano, ogni cinque anni e salvo errori o omissioni a Dio piacendo e trullalero trullalà.

Chiunque sia d’accordo sulle proposte può inviare l’allegato coupon a “Vaichetelaggiustoiolitalia@gnagnagnà.it, oppure telefonare al numero verde 7310 e chiedere di Lucia, quella che non la dà mai via, oppure ancora pensare con concentrazione e inviare via Wi Fi mentale a www.vivalapagnotta.com.

Del che è verbale, letto confermato e sottoscritto, addì trentadue del mese di aprarzo di un anno che verrà, prima o poi, e come sempre a Dio piacendo.

Bacioni in famiglia, ben estensibili, saluti alla signora, e un buon Natale a tutti, anche ai leghisti, tiè, e pure a chi regolarmente mi fotte e a quelli che fotto io, perchè questo mondo è una giungla, e mors tua vita mea, e gnignignì e gnagnagnà.

Augh!

PS: una volta i periodici italiani avevano copertine con donne scollacciate, sistematicamente, forse per attirare più lettori. Credo che non sia cambiato molto in Italia, talchè ci provo anch’io. Smak.

Non un alito di vento sui Monti italiani

Posted on 22. nov, 2011 by in Argomenti, Commenti

Non un alito di vento sui Monti italiani

Le borse non vanno granché bene, anzi. Lo spread sta lì, ma l’allarme è passato.

I titoli sono più soft di qualche settimana fa.

Eppure sembrava che l’ingresso di Monti nella stanza di comando avrebbe fatto invertire il segno.

Lo stesso Monti, a fronte di una urgenza dichiarata drammatica, ancora non ha adottato una misura.

Il neo premier è celebrato come una star, non rilascia interviste, e appare serafico come un Buddha.

Questa la fotografia dello status quo.

Nel frattempo Fiorello impazza in Tv, a qualcuno non piace, io per esempio lo preferisco in radio, ad altri piace assai.

I programmi politici languono un pò. Senza Berlusconi non è la stessa cosa.

Tutto d’un tratto una situazione ribollente si è trasformata in un mare piatto. E dire che non ci siamo abituati. La noia già fa capolino.

Va bene allora pensiamo alle elezioni. Quelle del 2013, ammesso che ci arriviamo senza cadere in letargo. Pare ci saranno nuove formazioni. C’è chi parla di un nuovo centro destra capitatanato da Casini. Sì, quello che flirta con Bersani. C’è chi parla di un terzo polo centralissimo nel quale confluiranno tutti i nomadi della politica, e non sono pochi. C’è chi parla di un Pd spaccato e chi di un Pd liberale.

Il bello è che cambiano le sigle, le formazioni, gli accordi, ma le persone sono sempre le stesse. Come in un ballo in maschera. Le coppie cambiano spesso e nascono tresche inimmaginabili, e subito dopo una tresca lascia il posto a un’altra.

Saranno due anni di autentico bordello. Tutti tradiranno almeno una volta tutti. Allegria.

In Parlamento, nel frattempo, ci si annoia assai. Tanto che cominciano a riunirsi di mercoledì. Inaugurata la settimana lampo. Quella che va dal mercoledì al giovedì. Ma del resto non hanno davvero niente da fare: le prossime norme le farà a dio piacendo Monti, le elezioni sono lontane, nessun parlamentare è in odore di galera (ma che strano…..); bene finalmente un po’ di tempo libero per corteggiare una velina, e spendere i soldi che con tanto sacrificio arrivano in saccoccia.

Meno male che c’è il calcio con tutte quelle partite. L’italiano ha bisogno di stress. Anche se solo televisivo. Ma senza allarmi, urgenze, straordinarietà, omicidi, stragi e quant’altro (direbbe l’assessore), proprio non si vive più bene.

Monti ha calmato anche le piogge.

C’è chi dice che abbia fatto un patto col diavolo, e questi abbia acconsentito. Non succederà nulla fino a nuovo ordine. In cambio consegnati uno stok di pensionati e disoccupati.

Che affare.

Augh!

Gazzelle c Caprioli 3 a 1

Posted on 15. nov, 2011 by in Amenità, Argomenti

Gazzelle c Caprioli 3 a 1

Le consultazioni di Monti, rinfrancate dalle dichiarazioni dei segretari politici dei due partiti più importanti, non hanno portato aiuto all’economia italiana che, oggi, sta subendo un duro nuovo colpo dalla finanza mondiale.

Chissà, forse il problema non è l’Italia, o, forse, il “grande capo” temendo uno sgambetto dalla politica italiana a Monti, continua a boicottarci.

Che poi Monti debba ascoltare anche i partiti monodeputato è circostanza curiosa assai.

La fantapolitica –ma sarà davvero poi tale?- azzarda previsioni, come quella di un Monti futuro premier candidato per PD e terzo polo. Fosse così Berlusconi avrebbe più motivi per torcere.

La decisione di non affiancare Monti con ministri politici la dice lunga sul ponziopilatismo dei partiti italiani. Che i morti li facessero i tecnici, i partiti faranno sempre in tempo a sfilarsi, e a dire “non son stato io”.

Ma mi domando: gli italiani vorrebbero votare o gli va bene un damerino pluridecorato, pluriconvenzionato, pluriaccasato, al timone di comando?

Napolitano si è comportato come quei presidenti di squadre di calcio che, a fronte di una sfilza di risultati negativi, esonerano l’allenatore, e ingaggiano l’esperto in salvezze, che può essere o un bravo allenatore o un minchione qualsiasi. In genere è un vecchio allenatore, mezzo rimbambito, che ha girato tutte le piazze, raccogliendo applausi e fischi.

Il fatto è che in Italia nessuno si prende le sue belle responsabilità.

E il mondo della politica, a fronte della sua conclamata incapacità a governare, al di fuori di ogni regola di buona creanza e non solo, si è affidato al professore, il quale dovrebbe garantire quei risultati che un baraccone dal costo inaudito, non sa conseguire.

Non amo i leghisti, ma stavolta col loro inviperito rifiuto, anche solo a chiacchierare con Monti, meritano stima e considerazione.

Che poi mi chiedo: ma se non sono stati capaci di, per esempio, riformare le pensioni, perché non si sono messi d’accordo, come faranno a trovare lo stesso accordo, dopo un mese con Monti?

Mistero della fede.

Ad ogni modo, stante il periodo di ferie che aspetta i parlamentari, il cral di camera e senato sta organizzando delle giornate allegre e distensive all’insegna dell’ “insieme è bello”. Infatti ci saranno tornei di palla prigioniera con formazioni, come suol dirsi, trasversali,  con i nomi delle squadre attinti al mondo degli animali: i caprioli, le gazzelle, le papere, i leoni, gli orsi; ma anche le zecche, i tafani, i millepiedi, che francamente sembrano nomi di squadre più adatti alla fattispecie. A Berlusconi piace l’idea, a patto di poter fare il capitano, mentre Di Pietro dice che palla prigioniera è gioco da ragazzi e lui invece opta per un bel “nascondino”, o al massimo i quattro cantoni.

Il clima è comunque spensierato, visto che i problemi se li è caricati, seppur pagando, il professore.

Da notare che Buttiglione sta organizzando il nuovo coro che canterà, a ogni ingresso di Monti, in aula la canzoncina ben nota “Battiam battiam le mani, arriva il professor, battiam battiam le mani, è un uomo di valor”.

E questo è lo spirito italico, sempre pronto a trovare spunti di allegria nelle tragedie più eclatanti.

Viva l’Italia.

Augh!

Parlamentiade

Posted on 31. mar, 2011 by in Amenità

Parlamentiade

Il clima è arroventato.

Il sole al tramonto non è un buon presagio. La notte sarà lunga e dura.

I berluscones, armati di tutto punto stanno preparando un’imboscata al traditore Fini. Larussa non vuole armi, però, “mi bastano le mani” grida sbavando. Bondi indossa gli occhiali di plastica con elastico alla “Filini”, per non perderli in una eventuale colluttazione.

Gasparri, di vedetta, guarda da due parti contemporaneamente.

Maroni detta la strategia. Brunetta è il solo ad ascoltarlo, questione di statura.

I dipietristi, invece, tengono d’occhio, non visti, i berluscones. Leonida Di Pietro guida un gruppo di coraggiosi. Hanno indossato gonnellino di pelle con cintura, e le trippe debordano. Solo Donadi, magro come un chiodo, per paura del freddo indossa una calzamaglia di lana di ferro.

La Bindi impone un atteggiamento aggressivo e tattico, nel campo dei sinistriforever. I senatori sono dotati di tric trac, e gli onorevoli portano in mano bengalini di produzione russa.

Fini, ignaro, non ha guardie del corpo, e il suo esercito, ormai allo stremo, è in pizzeria per una margherita. Chiude la porta della presidenza e si avvia all’uscita.

A questo punto un furibondo Larussa lo assale al grido di “dagli al comunista”, Fini si arresta e portando le mani all’altezza del volto, le fa volteggiare con fare da Karateka. Ma ecco Rutelli che con un arco puntato scocca una freccia in difesa di Fini. La freccia, però, che è freccia d’amore, colpisce Fini e non Larussa.

Fini stramazza a terra, Larussa gode e Rutelli si china, affranto, sull’amato compagno. Piange Rutelli tenendogli il capo. Larussa scatta una foto e la manda per mail a Novella 2000, ridendosela di brutto. Rutelli, allora, si alza, dignitoso e gli dice “Cattivone!”

Ma all’improvviso arriva Bossi e tutti tacciono.

Bossi, con calma studiata, chiama al suo fianco il figlio e gli predice “Tutto questo, domani, sarà tuo”.

E si commuovono. Ne approfitta Berlusconi, il quale a cavallo di un rosso destriero, arriva e con una banconota di cinquecento euro mozza la testa a Tremonti.

Ma capo, Tremonti è con noi!

Cribbio, ho sbagliato.

Il Berlu, allora, prende la testa di Tremonti grondante tasse, la tiene alta col braccio teso e promette al parlamento: “GHE PENSI MI”.

Democraticamente sudditi

Posted on 26. feb, 2011 by in Argomenti, Politica nazionale

Democraticamente sudditi

La democrazia. Ma cosa è davvero la democrazia? E la democrazia, quella che si vive in questa epoca, è davvero democratica?

Prendete un dittatore. Per quanto illuminato, prima o poi, la gente si ribella. E poi un dittatore, non avendo un consenso popolare alla base, impone le sue decisioni, e, anche solo per questo, è sempre inviso.

In democrazia, invece, una legge passa a maggioranza dei rappresentanti politici. Il concetto di rappresentanza ci fa metabolizzare che una legge è passata con il consenso della maggioranza degli italiani. Che, di conseguenza, non possono lamentarsi di quella legge, ma, semmai, ironia delle ironie, devono pure sostenerla. Eppure non hanno partecipato a creare quella legge. In verità neanche i rappresentanti eletti ci hanno partecipato. La legge viene imposta dal governo, e i nostri eletti alzano o meno una mano per ratificarla. Pure quando fa tanto schifo da essere, il giorno dopo, bocciata perché anticostituzionale.

Se non alzano la mano, o se decidono secondo scienza e coscienza, rischiano di essere cacciati dal partito, del quale sono semplici dipendenti.

E allora quanto c’è di democratico in una legge qualsiasi?

Se i nostri governanti godessero, poi, di una massiccia fiducia almeno potremmo credere che fanno il nostro bene senza la necessità di andare a verificare, alla cecata, per così dire, per un atto di fede. Ma visto che vengono coinvolti, in larga misura, in procedimenti giudiziari, misure cautelari, sentenze di condanna, evidentemente non possono oggettivamente godere della nostra fiducia. E, del resto, se chiedete agli italiani cosa pensino dei politici, sarà molto difficile sentire belle cose.

Ma poi se un premier dice “cambierò la Corte Costituzionale, sono solo comunisti”, oppure “farò la riforma della giustizia”, non v’è chi non veda che in quelle parole non c’è seme di democrazia, perché un premier non può neanche pensare di poter, da solo, fare leggi e cambiare il mondo. E questo perché semplicemente non è previsto dalla legge. E se lui anche questa legge intende cambiare, attraverso la farsa della votazione alle camere, ebbene vuol dire che quello che pensa Berlusconi della democrazia si ferma alla croce che si mette nell’urna. E cioè al momento della sua investitura a padrone del vaporetto. Un po’ poco per la patria del diritto!

E poi.

Nei regimi democratici, soprattutto all’italiana, v’è troppo margine per il clientelismo. Il dibattito democratico serve solo a spartire, secondo le proporzioni dei risultati elettorali, la tavola imbandita.

Col bipolarismo muscolare che ci ritroviamo, ancora, le cose sono, se vogliamo, peggiorate, perché le spartizioni avvengono all’interno dell’orticello di casa, e alle opposizioni viene riconosciuto solo il cosiddetto osso in bocca per non abbaiare. E in Basilicata, al riguardo, facciamo scuola, pare.

Ma allora è meglio un regime della democrazia?

Certamente no. Ovvio e scontato. Ma questa democrazia non ha nulla da invidiare ai regimi totalitari.

Perché la democrazia, la vera democrazia è difficile da attuarsi. Alla vera democrazia servono uomini responsabili, che conoscano i propri doveri e che abbiano una coscienza. Che credano nell’etica o soltanto nella buona educazione e nel rispetto, di tutti. E che pratichino il buon governo, che rispettino le regole, anche le più semplici, come dare la precedenza ad un pedone da parte degli automobilisti, o fermarsi se si investe qualcuno, o altre cose che altrove sono pacificamente accettate e in Italia no. Nella vera democrazia a chi ricopre un ruolo pubblico, le spalle pesano per la responsabilità, chi è eletto non corre a comprare l’auto nuova, impreziosendola con gli stemmi delle istituzioni dalle quali riceve il sostentamento e i privilegi.

Nella vera democrazia il funzionario pubblico sa di essere al servizio degli altri, non di essere il dispensatore di contentini. Nella vera democrazia ognuno ha rispetto per il proprio lavoro e per quello degli altri, e la solidarietà non è di facciata, o espressa solo davanti al televisore quando danno l’ultima sciagura in diretta.

Insomma nelle vere democrazie, si ama il proprio paese, e si lavora insieme perché sia sempre migliore.

La democrazia è ricerca del bene, dialogando da parti diverse, laddove per bene si intende quello generale, e mai quello particolare.

In Italia non c’è democrazia. E gli italiani non sono pronti per vivere appieno la democrazia. Sono torbidamente portati alla scappatoia, alla furbizia, alla sudditanza comoda all’ombra di un potente.

Temo che di questo si tratti, in Italia. E quindi mi viene spontaneo commentare:” Merda secca”.

Il vero collante dell’Italia è l’italianità, uguale dalle Alpi in giù.

Posted on 04. feb, 2011 by in Argomenti, Politica nazionale

Il vero collante dell’Italia è l’italianità, uguale dalle Alpi in giù.

Il Federalismo è bocciato, il Federalismo è legge. Tutto in una giornata.

Il risultato è che il Parlamento non conta niente. Una inutile istituzione. Un branco di pseudo politici, gonfi di privilegi, presuntuosi, che si immaginano vere star, televisive e non, che, a conti fatti, non contano un beneamato neppi.

Si potrebbe pensare, allora, di farli fuori, farli tornare a fare il loro mestiere di prima, se ce lo avevano. In fondo ci costano parecchio e sono totalmente inutili.

La pagliacciata di ieri, con un governo che si riunisce e smentisce il parlamento in un battibaleno, potevano evitarsela e evitarcela, quantomeno per non costringerci a considerare i parlamentari una autentica nullità, quali sono.

Poi c’è un’altra considerazione da fare:

il federalismo, seppur ben datato, come idea, costituirebbe una rivoluzione. Benefica o malefica lo potrà dire solo il tempo. Immaginare che si sia espresso un voto estremamente politicizzato e condizionato da scopi indiretti (far cadere il governo), e non un voto tecnico, sentito, maturato solo a difesa dell’interesse pubblico, è cosa che fa male.

Se, come pare, così è accaduto, ebbene avremmo tutte le carte in regola per mandare tutti, per l’ennesima volta, a scopare il mare. Nei dibattiti televisivi, parlando di ferderalismo, si sono affrontati temi generici, e ancora non si sa se il carico fiscale aumenterà o no. Visto che da una parte si dice che no, e da una parte che sì, senza che vengano portate argomentazioni serie, o specifiche, è evidente che una parte politica mente, e forse, neanche sapendo di mentire, il che è peggio, e testimonia di una supeficialità dilagante.

Intanto si gridano contro nell’unico palcoscenico che li galvanizza, e cioè la TV. Neanche consci di offrire spettacoli di basso rango, senza lasciar trapelare un minimo di approfondita conoscenza dei problemi, ma arruffando, annaspando, e circumnavigando i problemi che, ormai ne sono convinto, in pochi conoscono bene.

Ma l’importante è essere federati, senza sapere cosa significhi. Altrimenti Bossi si incazzava e addio governo.

Ma ora si passa ai ringraziamenti. Berlusconi nominerà un mare di nuovi sottosegretari, per fare cosa non si sa, ma la fantasia a chi governa non manca mai, basti pensare al sottosegretariato della Santanchè alla “attuazione del programma”, che è quanto dire, uno perchè il programma è saltato da tempo, e poi perchè fa ridere e basta, e infine perchè vorrei proprio vedere in che consiste il lavoro di un sottosegretario così. E quindi ci sarà una infornata di nuovi potenti il cui merito consiste solo nell’aver cambiato opinione, e non dopo un travaglio ideologico, ma solo per dare una mano a Berlusconi. Il quale, si sa, sa essere riconoscente, ma nel caso di specie, come nel caso della Minetti, coi soldi di tutti. A proposito di quest’ultima, se è vero che è stata la fidanzata di Berlusconi, mi chiedo se la nomina a consigliere regionale non sia una forma di assegno alimentare dopo lo scioglimento del fidanzamento.

Massì. Basta che ci sta il sole, la musica, il mandolino e la pizza, ma mettiamoci pure la cotoletta alla milanese e qualche altra leccornia lombarda, e vedrete che, in fondo, siamo davvero tutti italiani. Possiamo festeggiare, quindi, in piena coscienza nazionale il 150° compleanno.

Iamme, iamme, iammeiammeià

e vai che canta pure Bossi!

Dialogo alla buvette del Parlamento

Posted on 18. ott, 2010 by in Argomenti, Politica nazionale, Società e costume

Dialogo alla buvette del Parlamento
Dialogo alla buvette del Parlamento:/ on. ics (ds) “ Caro amico, pranziamo assieme, voglio offrire io, oggi”/
on. ipsilon (lega) “Non sia mai detto, mio caro, oggi pago io”/
on. Ics “non mi toglierai questo piacere, ti prego”/
on. Ipsilon “ci mancherebbe, sarò scortese con te, sono egoista, e oggi voglio averti mio ospite”/
on. Ics “sei il solito galantuomo, come posso dirti di no”/
Arrivano altri due onorevoli, l’on. Delta (f.i.) e l’on. Gamma (Rifondazione),/
on. Delta “cosa vi direte mai di tanto segreto, smettetela di fare politica, e pranziamo assieme. Pago io, ovviamente”/
on. Gamma “Voi siete impazziti. Oggi tocca a me. E’ il mio onomastico”/
Tutti gli altri tre “Auguroni. Allora anche lo champagne, oggi”/
Dopo aver strafocato ingordamente uno squisito pranzetto a base di canard alla orange, soup parmentier, vacherin al les frambois, innaffiato da un opus one d’annata, i quattro amiconi vanno via, ma l’on. Gamma si ferma a pagare il conto.
“Fanno 45 euro, onorevole, e tanti auguri”/
on. Gamma, perbacco come siete cari, dall’anno scorso si paga almeno un euro in più”/
“Che vuole, è la crisi”./
L’on. Gamma educatamente ruttando, saluta e va via.
Il pranzo costerà agli italiani 250 euro, anche a quelli che non lavorano perché disoccupati, anche a quelli in bolletta, anche a quelli con uno stipendio e quattro figli. Stanno preparando una legge per abbassare i costi della politica.
Ma per farla bene si deve lavorare con lo stomaco e le tasche piene.
Gli italiani capiscono, e pagano.

Abusi italiani

Posted on 13. ott, 2010 by in Amenità

Abusi italiani

Per un Parlamento pulito

Posted on 08. ott, 2010 by in Amenità

Per un Parlamento pulito

Parola di Gringo

Posted on 25. ago, 2010 by in Argomenti, Politica nazionale

Parola di Gringo

Le leggi le dovrebbe fare il Parlamento. Proporle, discuterle e vararle.

E questo per un semplice motivo: perchè lo dice la Costituzione. E c’è un motivo perchè sia così: si è voluto evitare ogni tentativo di sopraffazione dello Stato nei confronti dei cittadini, conferendo ogni potere di creazione della norma nelle mani dell’organismo che ha la massima rappresentatività democratica.

Nei decenni si è sempre cercato di sottomettere il Parlamento da parte dei governi.

La decretazione di urgenza, della quale si è fatto autentico abuso fino a pochissimo tempo fa, era un subdolo metodo per imporre la volontà dell’esecutivo al Parlamento.

Parlamento che subiva in maniera prona, perchè perdeva di anno in anno in autorevolezza e spessore.

Anche questa distorsione venne confinata in un alveo di eccezionalità, come vuole la norma delle norme, soltanto dal potere giudiziario, attraverso la Corte Costituzionale, che, nel caso specifico, però, per decenni aveva dormito sonni profondi.

Oggi accade che le leggi le prepari il governo e le sottoponga al Parlamento, ponendo, non di rado, la fiducia. Il Parlamento deve, a questo punto, obbedire; ma dubito che si verifichino mai rigurgiti di dignità che portino ad una vera e propria questione di competenze. Il Parlamento si comporta nè più, nè meno che come una tifoseria allo stadio, parteggiando per l’uno o l’altro acriticamente.

Il Parlamento non è più, quindi, il luogo della discussione, il luogo della condivisione delle scelte, della fecondazione delle leggi.

Democrazia taroccata, insomma.

Governi che fanno quello che vogliono espropriando quotidianamente le altrui competenze.

Rimane il potere giudiziario a garantire un minimo di rispetto della Costituzione, attraverso, appunto, la Corte Costituzionale, che, non di rado, ha bloccato tentativi di legiferazione selvaggia. Poco mi importa se la Corte Costituzionale agisca sotto impulsi politici, primo perchè non ci credo troppo, ma solo un pò, e poi perchè la Corte Costituzionale, diversamente che dai governi, deve motivare le sue decisioni, offrendo il fianco alle valutazioni dei giuristi e non solo, cosa non  da trascurare sul fronte della trasparenza.

Questo sistema democratico è in crisi grave. Poteri non esercitati e tentativi di espropriazione dei poteri altrui. Le garanzie sono ridotte al lumicino. Il tutto in un contesto di moralità davvero bassa che porta gli amministratori, a turno, davanti a un Giudice, poco contando se poi interverrà una condanna o una assoluzione, perchè il dato principe è che l’aria è torbida, e se non c’è illegalità, di sicuro viviamo una stagione assolutamente immorale.

La Presidenza della Repubblica sta compiendo miracoli, siccome altri organi massimi dello Stato, ma la deriva è totale.

Diventa facile, a questo punto, mutuare un concetto penalistico da parte del mondo della politica. Il concetto della presunzione di innocenza. Concetto giuridico, non politico. ma la politica ne fa abbondante uso cercando di convincere noialtri che un ministro, un esponente di partito, un Presidente del Consiglio, possa impunemente rimanere al suo posto nonostante porti sulle spalle il peso di gravi situazioni giudiziarie.

L’amministratore deve essere e apparire trasparente. Un uomo di governo che arriva a proporre una legge non può suscitare il dubbio che proprio lui non sia rispettoso di tutto l’impianto normativo del paese. La chiamano “opportunità”. La verità è che un uomo di governo non può mostrare una facciata torbida, da nessun punto di vista. E, se i processi sono ingiusti, poco cambia, perchè dovrà farsi da parte fino a che luce non sia fatta. E se qualcuno ha sbagliato che paghi: giudice o non giudice che sia.

Una nuova stagione della responsabilità, con questione morale da proporre, discutere, imporre, immediatamente. E infine un rinnovamento totale della classe politica: non è possibile vedere sempre le stesse facce da vent’anni e più. Proviamo a scimmiottare i paese vicini e facciamo spazio ai giovani. Ci guadagneremmo in tutto.

Parola di Gringo.

Io in Parlamento vorrei portarci la mia callista, e tu?

Posted on 29. ott, 2008 by in Commenti, Politica nazionale

Io in Parlamento vorrei portarci la mia callista, e tu?

Un uomo di spicco della sinistra, all’esito delle elezioni politiche u.s. disse che si sarebbe voluto portare il popolo al governo, ma nel frattempo si cominciava portando la servitù. E’ la magia delle liste bloccate. Qualsiasi capriccio può essere soddisfatto: Di Pietro vuol portare in Senato il suo callista? Si può fare. Berlusconi il suo giardiniere? Prego, si accomodi, Fini una sua lontana cugina, ma si figuri, qualcun altro il suo amichetto, avanti c’è posto. Continuando cosi’ si può arrivare allo sfregio delle istituzioni, portandosi dietro, chi può, e cioè solo i capi dei partiti, un imbecille, l’autista o la propria massaggiatrice, ammesso che non sia già successo. D’altronde i prescelti non devono dar conto ai propri votanti, ma solo al loro benefattore. Sbarcare a Roma e non fare niente, con tutti quei soldi, quei privilegi, quel lusso ecc. ecc. (un parlamentare ha commentato cosi’ i suoi primi mesi a Roma “E’ una pacchia, ti pagano tutto”) senza avere una credibilità elettorale, nè avere da portare il conto a nessuno, è una manna che ti cade dal cielo, e assicura più fedeltà di quella del tuo cane. Ma la democrazia italiana ha davvero bisogno di tanti uomini-fido? A questo punto si potrebbe proporre che non si possono avere più di quattro cagnolini a testa, e sai che bel risparmio. La nostra democrazia è ormai completamente svuotata. Il principio del popolo sovrano è una autentica barzelletta, e le due camere due salotti, anche caciaroni, e figuriamoci se non allegri. Il legame del parlamentare con il territorio che lo sceglie quale rappresentante non esiste più, tanto è vero che i protetti di partito vengono proposti anche fuori del loro stretto ambito, facendo sfregio del criterio di rappresentanza. In Basilicata abbiamo parlamentari mai visti ad un congresso o semplicemente a fare i bagni a Metaponto. Ce li hanno preconfezionati. Tu dacci un voto che chi ti deve rappresentare te lo diciamo noi, che la sappiamo lunga. Una autentica e irrefrenabile deriva. Ora avremo anche gli europarlamentari preconfezionati e con tanto di fiocchetto, e chissà, fra poco anche nei comuni. Col che il discorso democrazia è bello e seppellito. Sia chiaro: le liste bloccate fanno comodo a tutti i partiti, e questo la dice lunga. Non ce ne è uno che si mobiliti per la raccolta di firme per tornare alle preferenze. Scherziamo? L’oligarchia dei partiti è all’apice. E, francamente, bisognerebbe averne piene le tasche. Pensateci, i migliori a rappresentarci li individuano pochissime persone, secondo logiche spartitorie; facessero almeno un concorso, seppur truccato! Non devi sudarti la stima di nessuno, neanche la simpatia, basta il placet del padrone. Mamma mia come siamo caduti in basso. Non sarebbe il caso di svegliarci un pò tutti, e inventarci un sano, bello, utile e non strumentalizzato, movimento per la liberazione dell’Italia dai partiti?


<ul><li><strong>woo_feat_page</strong> - </li><li><strong>woo_inc_feat_page</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_pages</strong> - </li><li><strong>woo_inc_feat_pages</strong> - false</li><li><strong>woo_uploads</strong> - a:3:{i:0;s:75:"http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/5-safe_image.png";i:1;s:72:"http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/4-Luciano.jpg";i:2;s:69:"http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/3-logo.png";}</li><li><strong>woo_show_featured</strong> - true</li><li><strong>woo_textlogo</strong> - false</li><li><strong>woo_gravatar</strong> - true</li><li><strong>woo_contactme</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_bio</strong> - </li><li><strong>woo_twitter</strong> - </li><li><strong>woo_highlights_tag</strong> - potenza</li><li><strong>woo_highlights_tag_amount</strong> - 6</li><li><strong>woo_featured_tag</strong> - </li><li><strong>woo_featured_tag_amount</strong> - 4</li><li><strong>woo_highlights_show</strong> - true</li><li><strong>woo_also_slider_enable</strong> - true</li><li><strong>woo_slider_heading</strong> - Sul Blog si parla ancora di...</li><li><strong>woo_recent_archives</strong> - #</li><li><strong>woo_excerpt_enable</strong> - false</li><li><strong>woo_contact_page_id</strong> - </li><li><strong>woo_featured_image_dimentions_height</strong> - 371</li><li><strong>woo_featured_sidebar_image_dimentions_height</strong> - 78</li><li><strong>woo_hightlights_image_dimentions_height</strong> - 75</li><li><strong>woo_video_browser_init</strong> - 5</li><li><strong>woo_slider_pages</strong> - </li><li><strong>woo_inc_slider_pages</strong> - false</li><li><strong>woo_automate_slider</strong> - false</li><li><strong>woo_intro_page</strong> - </li><li><strong>woo_inc_intro_page</strong> - false</li><li><strong>woo_home_sidebar</strong> - Select a sidebar:</li><li><strong>woo_page_sidebar</strong> - Select a sidebar:</li><li><strong>woo_blog_sidebar</strong> - Select a sidebar:</li><li><strong>woo_also_slider_image_dimentions_height</strong> - 144</li><li><strong>woo_single_post_image_width</strong> - 280</li><li><strong>woo_single_post_image_height</strong> - 380</li><li><strong>woo_archive_page_image_width</strong> - 200</li><li><strong>woo_archive_page_image_height</strong> - 220</li><li><strong>woo_themename</strong> - The Journal</li><li><strong>woo_shortname</strong> - woo</li><li><strong>woo_manual</strong> - http://www.woothemes.com/support/theme-documentation/the-journal/</li><li><strong>woo_alt_stylesheet</strong> - brown_boxed.css</li><li><strong>woo_logo</strong> - http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/woo_uploads/5-safe_image.png</li><li><strong>woo_custom_favicon</strong> - </li><li><strong>woo_google_analytics</strong> - <script type=\"text/javascript\">

  var _gaq = _gaq || [];
  _gaq.push([\'_setAccount\', \'UA-703470-4\']);
  _gaq.push([\'_trackPageview\']);

  (function() {
    var ga = document.createElement(\'script\'); ga.type = \'text/javascript\'; ga.async = true;
    ga.src = (\'https:\' == document.location.protocol ? \'https://ssl\' : \'http://www\') + \'.google-analytics.com/ga.js\';
    var s = document.getElementsByTagName(\'script\')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
  })();

</script></li><li><strong>woo_feedburner_url</strong> - </li><li><strong>woo_custom_css</strong> - </li><li><strong>woo_home_top</strong> - About</li><li><strong>woo_home_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_page_ex</strong> - </li><li><strong>woo_popular</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_content</strong> - false</li><li><strong>woo_content_archives</strong> - false</li><li><strong>woo_resize</strong> - true</li><li><strong>woo_auto_img</strong> - true</li><li><strong>woo_home_width</strong> - 197</li><li><strong>woo_home_height</strong> - 100</li><li><strong>woo_thumb_width</strong> - 75</li><li><strong>woo_thumb_height</strong> - 75</li><li><strong>woo_cat_nav_1</strong> - false</li><li><strong>woo_ads_rotate</strong> - true</li><li><strong>woo_ad_image_1</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-1.gif</li><li><strong>woo_ad_url_1</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_2</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-2.gif</li><li><strong>woo_ad_url_2</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_3</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-3.gif</li><li><strong>woo_ad_url_3</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_4</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_url_4</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_5</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_url_5</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_image_6</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_url_6</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_archive_content</strong> - false</li><li><strong>woo_search_content</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_menu</strong> - false</li><li><strong>woo_portfolio_cat</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_port_in_nav</strong> - false</li><li><strong>woo_port_prev_title</strong> - Thumbnails</li><li><strong>woo_port_prev_ins</strong> - Click on images below to load a larger preview.</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_a</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_a</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-1.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_a</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_b</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_b</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-2.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_b</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_c</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_c</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-3.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_c</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_125_adsense_d</strong> - </li><li><strong>woo_ad_125_image_d</strong> - http://woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_ad_125_url_d</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_minifeat_height</strong> - 110</li><li><strong>woo_nav_exclude</strong> - </li><li><strong>woo_scroller_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_about_header</strong> - </li><li><strong>woo_about_text</strong> - </li><li><strong>woo_about_button</strong> - </li><li><strong>woo_button_link</strong> - </li><li><strong>woo_about_photo</strong> - </li><li><strong>woo_cat_box_1</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_box_1_image</strong> - </li><li><strong>woo_blog_navigation</strong> - false</li><li><strong>woo_blog_subnavigation</strong> - false</li><li><strong>woo_blog_permalink</strong> - </li><li><strong>woo_blog_cat</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_featured_posts</strong> - 2</li><li><strong>woo_ad_header</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_header_code</strong> - </li><li><strong>woo_ad_header_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/468x60a.jpg</li><li><strong>woo_ad_header_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_top</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_top_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_top_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/468x60a.jpg</li><li><strong>woo_ad_top_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_content</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_content_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_content_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/728x90a.jpg</li><li><strong>woo_ad_content_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_300_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_300_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/300x250a.jpg</li><li><strong>woo_ad_300_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_blog_cat_id</strong> - </li><li><strong>woo_the_content</strong> - true</li><li><strong>woo_ad_mpu_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_3col_height</strong> - 150</li><li><strong>woo_ad_footer_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_cat_color_1</strong> - </li><li><strong>woo_pf_cat</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_home_normal</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_portfolio_image_width</strong> - </li><li><strong>woo_portfolio_image_height</strong> - </li><li><strong>woo_posts_image_width</strong> - </li><li><strong>woo_posts_image_height</strong> - </li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_1</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-1.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_1</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_2</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-2.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_2</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_3</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-3.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_3</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_sidebar_ad_img_4</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-125x125-4.gif</li><li><strong>woo_sidebar_ad_href_4</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_enable_all_category</strong> - false</li><li><strong>woo_bgr</strong> - darkblue.css</li><li><strong>woo_right_sidebar</strong> - true</li><li><strong>woo_archives</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_layout</strong> - blog.php</li><li><strong>woo_other_entries</strong> - 6</li><li><strong>woo_other_headlines</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_nav_footer</strong> - true</li><li><strong>woo_box_colors</strong> - </li><li><strong>woo_about</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_more1_ID</strong> - </li><li><strong>woo_more1_link</strong> - Click here for more info</li><li><strong>woo_more1_url</strong> - </li><li><strong>woo_more2_ID</strong> - </li><li><strong>woo_more2_link</strong> - Click here for more info</li><li><strong>woo_more2_url</strong> - </li><li><strong>woo_highlight_url</strong> - </li><li><strong>woo_cat_ex</strong> - </li><li><strong>woo_highlight_text</strong> - </li><li><strong>woo_feedburner_id</strong> - Feedburner ID</li><li><strong>woo_home_link</strong> - true</li><li><strong>woo_home_link_text</strong> - Home</li><li><strong>woo_home_link_desc</strong> - </li><li><strong>woo_header_layout</strong> - about.php</li><li><strong>woo_about_bio</strong> - </li><li><strong>woo_about_gravatar</strong> - </li><li><strong>woo_about_readmore</strong> - </li><li><strong>woo_ad_header_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_pages_main</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_pages_footer</strong> - </li><li><strong>woo_featured_layout</strong> - large_no_ad.php</li><li><strong>woo_ad_block_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_block_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-300x250-1.gif</li><li><strong>woo_ad_block_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_related</strong> - true</li><li><strong>woo_image_width</strong> - 430</li><li><strong>woo_image_height</strong> - 170</li><li><strong>woo_feat_alt_width</strong> - 130</li><li><strong>woo_feat_alt_height</strong> - 85</li><li><strong>woo_image_single</strong> - false</li><li><strong>woo_single_width</strong> - 180</li><li><strong>woo_single_height</strong> - 120</li><li><strong>woo_ad_content_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_homepage_image_link</strong> - false</li><li><strong>woo_footer_left</strong> - </li><li><strong>woo_inc_footer_left</strong> - false</li><li><strong>woo_footer_right</strong> - </li><li><strong>woo_inc_footer_right</strong> - false</li><li><strong>woo_minifeat_width</strong> - 218</li><li><strong>woo_pages_ex</strong> - </li><li><strong>woo_breadcrumbs</strong> - false</li><li><strong>woo_features_page</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_featured_tabs</strong> - </li><li><strong>woo_featured_category</strong> - Città di Potenza</li><li><strong>woo_featured_entries</strong> - 10</li><li><strong>woo_4col_height</strong> - 100</li><li><strong>woo_flickr_id</strong> - </li><li><strong>woo_flickr_entries</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_asides_category</strong> - Sport</li><li><strong>woo_asides_entries</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_ad_page</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_home_arc</strong> - false</li><li><strong>woo_tabs</strong> - false</li><li><strong>woo_popular_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_comment_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_video_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_content_feat</strong> - true</li><li><strong>woo_home_thumb_width</strong> - 247</li><li><strong>woo_home_thumb_height</strong> - 92</li><li><strong>woo_ad_top_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_250_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_250_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-250x250.gif</li><li><strong>woo_ad_250_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_flickr_url</strong> - Flickr URL</li><li><strong>woo_2col_height</strong> - 200</li><li><strong>woo_1col_height</strong> - 200</li><li><strong>woo_block_image</strong> - http://www.lucianopetrullo.com/blog/wp-content/themes/livewire/images/300x250.gif</li><li><strong>woo_block_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_port_images</strong> - false</li><li><strong>woo_all_category_title</strong> - Categories</li><li><strong>woo_home_layout</strong> - 3_columns.php</li><li><strong>woo_archive_layout</strong> - 3_columns.php</li><li><strong>woo_show_carousel</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_entries</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_home</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_mpu_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_mpu_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_mpu_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/300x250a.jpg</li><li><strong>woo_author</strong> - true</li><li><strong>woo_home_one_col</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_image_width</strong> - 540</li><li><strong>woo_feat_image_height</strong> - 195</li><li><strong>woo_thumb_image_width</strong> - 75</li><li><strong>woo_thumb_image_height</strong> - 75</li><li><strong>woo_single_image_width</strong> - 100</li><li><strong>woo_single_image_height</strong> - 100</li><li><strong>woo_post_size</strong> - false</li><li><strong>woo_single_thumb</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_footer</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_footer_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_footer_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-468x60-2.gif</li><li><strong>woo_twitter_enable</strong> - true</li><li><strong>woo_twitter_username</strong> - woothemes</li><li><strong>woo_about_enable</strong> - false</li><li><strong>woo_enable_blog_category</strong> - false</li><li><strong>woo_mid_exclude</strong> - </li><li><strong>woo_email</strong> - </li><li><strong>woo_vidpage</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_video_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_cat_thumb_width</strong> - </li><li><strong>woo_cat_thumb_height</strong> - </li><li><strong>woo_home_title</strong> - Latest from my blog...</li><li><strong>woo_portfolio_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_portfolio_posts</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_portfolio_resizer</strong> - false</li><li><strong>woo_twitter_user</strong> - </li><li><strong>woo_flickr</strong> - </li><li><strong>woo_delicious</strong> - </li><li><strong>woo_digg</strong> - </li><li><strong>woo_facebook</strong> - </li><li><strong>woo_linkedin</strong> - </li><li><strong>woo_lastfm</strong> - </li><li><strong>woo_youtube</strong> - </li><li><strong>woo_stumble</strong> - </li><li><strong>woo_content_home</strong> - false</li><li><strong>woo_content_archive</strong> - false</li><li><strong>woo_ads_inner_content</strong> - true</li><li><strong>woo_blog_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_home_secondary</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_cat_mid_1</strong> - false</li><li><strong>woo_menupages</strong> - </li><li><strong>woo_intro</strong> - </li><li><strong>woo_featpages</strong> - </li><li><strong>woo_ex_featpages</strong> - true</li><li><strong>woo_featheight</strong> - </li><li><strong>woo_addblog</strong> - false</li><li><strong>woo_blogcat</strong> - </li><li><strong>woo_catmenu</strong> - false</li><li><strong>woo_about_button_1</strong> - </li><li><strong>woo_content_left</strong> - false</li><li><strong>woo_content_mid</strong> - false</li><li><strong>woo_image_disable</strong> - false</li><li><strong>woo_not_mpu</strong> - false</li><li><strong>woothemes_settings</strong> - a:0:{}</li><li><strong>woo_button_link_1</strong> - </li><li><strong>woo_about_button_2</strong> - </li><li><strong>woo_button_link_2</strong> - </li><li><strong>woo_carousel_header</strong> - </li><li><strong>woo_scroller_category</strong> - Select a category:</li><li><strong>woo_thumbnail_1</strong> - </li><li><strong>woo_featured_1</strong> - </li><li><strong>woo_featured_1_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_thumbnail_2</strong> - </li><li><strong>woo_featured_2</strong> - </li><li><strong>woo_featured_2_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_thumbnail_3</strong> - </li><li><strong>woo_featured_3</strong> - </li><li><strong>woo_featured_3_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_thumbnail_4</strong> - </li><li><strong>woo_featured_4</strong> - </li><li><strong>woo_featured_4_linkout</strong> - #</li><li><strong>woo_show_mostcommented</strong> - false</li><li><strong>woo_logo_left</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_nav</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_list</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_ex_cat_footer</strong> - false</li><li><strong>woo_cat_list_footer</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_cat_box_footer_1</strong> - false</li><li><strong>woo_image_archives</strong> - false</li><li><strong>woo_archive_width</strong> - 140</li><li><strong>woo_archive_height</strong> - 90</li><li><strong>woo_ad_300</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_300_bot</strong> - false</li><li><strong>woo_exclude_pages</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_cats</strong> - </li><li><strong>woo_steps</strong> - Select Format:</li><li><strong>woo_contact</strong> - Select a page:</li><li><strong>woo_blog</strong> - false</li><li><strong>woo_tabber</strong> - false</li><li><strong>woo_show_mpu</strong> - false</li><li><strong>woo_show_ad</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_below_image</strong> - /images/ad468.jpg</li><li><strong>woo_ad_below_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f</strong> - false</li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f_code</strong> - </li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f_image</strong> - http://www.woothemes.com/ads/woothemes-728x90-2.gif</li><li><strong>woo_ad_leaderboard_f_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_alt_colours</strong> - default.css</li><li><strong>woo_aboutlink</strong> - </li><li><strong>woo_side_image</strong> - /styles/clean-light/images/ad-120x240.jpg</li><li><strong>woo_side_url</strong> - http://www.woothemes.com</li><li><strong>woo_ads</strong> - false</li><li><strong>woo_disclaimer</strong> - </li><li><strong>woo_exclude_pages_subnav</strong> - </li><li><strong>woo_subnav</strong> - false</li><li><strong>woo_feat_width</strong> - 280</li><li><strong>woo_feat_height</strong> - 210</li><li><strong>woo_smallthumb_width</strong> - 56</li><li><strong>woo_smallthumb_height</strong> - 42</li><li><strong>woo_homepage</strong> - layout-default.php</li><li><strong>woo_slider</strong> - false</li><li><strong>woo_tabber_pages</strong> - </li><li><strong>woo_inc_tabber_pages</strong> - false</li><li><strong>woo_intro_page_left</strong> - </li><li><strong>woo_inc_intro_page_left</strong> - false</li><li><strong>woo_intro_page_right</strong> - </li><li><strong>woo_inc_intro_page_right</strong> - false</li><li><strong>woo_mag_featured</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_mag_secondary</strong> - Select a number:</li><li><strong>woo_blog_navigation_footer</strong> - false</li><li><strong>woo_embed</strong> - false</li><li><strong>woo_home_featured</strong> - true</li><li><strong>woo_home_content</strong> - false</li><li><strong>woo_get_image_width</strong> - 190</li><li><strong>woo_get_image_height</strong> - 142</li><li><strong>woo_ad_200_adsense</strong> - </li><li><strong>woo_ad_200_image</strong> - </li><li><strong>woo_ad_200_url</strong> - </li></ul>